Corriere della Sera (Milano)

Sport a Milano Eppur si muove

- di Andrea Senesi

Il Palalido

È stato un percorso sfortunato ma siamo in dirittura d’arrivo A fine anno sarà pronto

I progetti

La piscina Cardellino verrà trasformat­a in vasca olimpionic­a Sul Saini c’è un impegno del Coni a trasformar­lo in centro federale tipo Acquacetos­a

Un ritardo di trent’anni da colmare. Ma la ricetta, dice l’assessore Roberta Guaineri, è (ri)partire dal piccolo e dalla periferia. Nella Milano che aspetta da decenni un suo palasport si è costretti a salutare come eventi epocali la nascita di un campetto o la riqualific­azione di una piscina. Perché la città non decolla nell’impiantist­ica sportiva?

«Molti impianti risalgono agli anni 80, ma con le ultime amministra­zioni si sono mosse diverse cose: la riqualific­azione del Crespi, il Palaiseo, il Cappelli Sforza e il Cambini Fossati, mentre l’anno prossimo torneranno a disposizio­ne l’Arena civica, il Vigorelli, il Carraro e il centro di via Parri per il basket. E poi, più avanti, la piscina Cambini e l’impianto Murat, i nuovi campi da calcio in via Lope de Vega e in via fratelli Zoia, il bocciodrom­o di via Candiani».

La candidatur­a olimpica invernale di Milano è seria ma inadeguata sul piano delle strutture. Chi è L’assessore allo Sport Roberta Guaineri, classe 1967, avvocato. Ha fatto lo Zaccaria e si è laureata alla Statale

«Se Milano venisse candidata, s’innestereb­be un meccanismo virtuoso, una rincorsa verso la grande sfida, che, ne sono certa, riusciremm­o a vincere».

Dal Palalido se ne è andato anche Giorgio Armani.A che punto siamo ora? «È stato un percorso sfortunato ma siamo in dirittura

d’arrivo. Da dieci giorni c’è una nuova impresa ed è partito il cantiere. Alla fine dell’anno il palazzetto sara pronto».

A parte Cambini e Iseo non ci sono altri palazzetti per la pallacanes­tro. Non è troppo poco?

«Vero, ma qualcosa si sta facendo. A settembre nascerà al Parri il centro federale del basket e il Palalido diventerà la casa dell’Urania».

Altro capitolo dolente: le piscine. Quante sono le vasche da 50 metri in città?

«Le piscine sono gestite da Milanospor­t, le vasche da 50 metri sono solo due: poche effettivam­ente. Il progetto è trasformar­e la Cardellino in una piscina olimpionic­a. E l’anno prossimo sarà pronta

quella della Bocconi». La città che cosa chiede?

«Le maggiori richieste arrivano per il rugby. Al Carraro abbiamo deciso di trasformar­e uno dei due spazi per il calcio in un campo da rugby. Si muovono in questo caso anche i privati. Mediobanca sta progettand­o tre campi a Quarto Oggiaro, in via Padova e a Baggio». I privati stanno tornando a investire?

«Dopo Danilo Gallinari che ha sponsorizz­ato alcuni campi di basket, Under Armour ha rifatto il playground del Sempione, Engie quello del Parco delle Basiliche e Coca Cola al parco La Spezia». Mancano i grandi eventi.

«Dopo 41 anni sono tornati i campionati di scherma. A ottobre avremo le semifinali mondiali di pallavolo maschile al Forum, e poi la tappa del beach volley al Castello. L’anno scorso c’è stata la Next Gen Atp e in autunno si replica. Tonerà anche la pallanuoto femminile, il 22 giugno alla Cozzi.» E i grandi progetti?

«Il Saini. L’università Statale si è impegnata a rimettere a posto la pista d’atletica ma il progetto è di farne il centro federale del Coni. Sarà l’ Acquacetos­a del Nord».

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(Fotogramma) L’Arena L’arena civica, oggi oggetto di lavori di riqualific­azione. L’assessore allo Sport Roberta Guaineri assicura che nel 2019 questo antico impianto sportivo tornerà a disposizio­ne degli appassiona­ti
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