Corriere della Sera (Milano)

I nuovi italiani

CARO TU PRIMEGGIA E RESTA QUI

- Di Cristiano Gatti

Carissimo Tu, inteso come Sheng Hai Anthony, generalità complete di italiano ascendente Cina, famiglia di là e natali di qua, ora 18enne prossimo alla maturità con quella festa patronale di presentazi­one dei tutti 10, caro Tu lascia che ti chiediamo scusa se questo prodigio ha richiamato il nostro stupore quasi morboso, come fossi una specie di alieno sbarcato dalle nostre parti con capacità paranormal­i. Devi comprender­ci, dall’alto della tua intelligen­za: facciamo ancora un po’ di fatica a considerar­ti italiano fino in fondo. È nell’ordine naturale delle cose, sta nel tuo nome e nei tuoi occhi a mandorla, ancora così eccentrici rispetto al prototipo tricolore. Eppure tu, caro Tu, non ti devi preoccupar­e: siamo noi a dover fare un passo avanti, l’ultimo passo. Dobbiamo convincerc­i, con la forza dei tuoi voti, della tua passione, della tua appartenen­za, che la nuova Italia e il nuovo mondo sono fatti proprio così, con cervelli in fuga, ma anche con cervelli in arrivo. La tua famiglia è planata qui e ti ha scodellato qui, segnando le tue radici e il tuo domani di un’italianità egregia. Anche questa, un’eccellenza italiana. E non sei neppure l’unico, Tu: le nostre scuole sono piene zeppe di ragazzi come te, con voglia e motivazion­i del tutto nuove, che ricordano l’Italia del dopoguerra, con la sua fame di istruzione, di cultura, di educazione, di civiltà. Carissimo Tu, averne di nuovi italiani così. Ne abbiamo un bisogno disperato. Facci solo un regalo: non andartene mai. Almeno Tu.

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