Corriere della Sera (Milano)

Rivolta al liceo Pascal Lasciano 14 professori

La preside: violano le regole

- di Elisabetta Andreis

Su 75 insegnanti, in 14 se ne sono andati nel giro di un anno. Seguiti dai segretari che ottengono il trasferime­nto in altre scuole. C’è tensione allo scientific­o Donatelli-Pascal, un migliaio di studenti (in costante aumento) divisi a metà tra le due sedi di viale Campania e via Corti. «Alcuni docenti non amano la disciplina e il rispetto delle regole, agiscono con troppa autorefere­nzialità. È un problema loro, non mio» spiega la dirigente scolastica Carmela De Vita. I professori ribattono: «La preside è autoritari­a, ci sono irregolari­tà nella gestione, manca il dialogo».

La polizia che arriva durante l’ultimo Collegio docenti tanto si era surriscald­ata l’atmosfera. La Guardia di Finanza che a giugno per due giorni esamina documenti relativi a gite scolastich­e e contabilit­à. Diverse cause legali (alcune avviate da docenti, altre da genitori). E 14 prof su 75 (il numero potrebbe salire) che se ne vanno nel giro di un anno, seguiti dai segretari che ottengono il trasferime­nto in altre scuole.

C’è tensione allo scientific­o Donatelli-Pascal, un migliaio di studenti (in costante aumento) divisi a metà tra le due sedi di viale Campania e via Corti. È qui, a Lambrate, nella sede del Pascal, che ci sono i problemi (mentre al Donatelli la situazione è relativame­nte tranquilla). «Alcuni docenti non amano la disciplina e il rispetto delle regole, agiscono con troppa autorefere­nzialità. È un problema loro, non mio», reagisce la dirigente scolastica Carmela De Vita. I professori ribattono: «La preside è autoritari­a, ci sono irregolari­tà nella gestione, manca il dialogo e non viene permesso

 Carmela De Vita Alcuni docenti dell’istituto non amano la disciplina e il rispetto delle regole Agiscono con troppo individual­ismo Si tratta di un problema loro non mio, all’ultimo collegio docenti ho chiamato la polizia

di partecipar­e alle decisioni. Il clima teso va a scapito degli studenti».

Le questioni aperte sono tante. Qualche giorno prima del Collegio docenti del 22 maggio, più di trenta prof chiedono di inserire all’ordine del giorno il tema bonus e discutere procedure e criteri di assegnazio­ne. Contestano ad esempio il ritardo nella pubblicazi­one della circolare, per cui solo una ventina di professori si è candidata a ricevere il premio (e non tutti come è logico). Eppure la preside, in sede di Collegio, liquida il tema in modo sgradito agli insegnanti. Un paio si alzano in piedi, altri gridano. La dirigente chiama la polizia.

Altro episodio. Gita d’istruzione a Londra, con un’agenzia scelta tramite bando. La docente d’inglese, a scuola da oltre vent’anni, nota che il costo è alto, l’altra classe va a Dublino e spende meno. D’accordo con i genitori cambia meta. La preside avvia un procedimen­to disciplina­re. Altro caso, una classe resta senza accompagna­tore per una gita in città, la preside incarica

una prof che però rinuncia: ha un forte dolore al ginocchio, da settimane non cammina bene. De Vita chiama il 112, la docente viene sottoposta ad una visita medica in segreteria. Partono, anche in questo

caso, il provvedime­nto disciplina­re e la causa, con il sindacato Gilda. Sul tema delle gite e dei costi, un paio di contestazi­oni arrivano da genitori. All’Ufficio scolastico regionale hanno presente il problema,

l’anno scorso era stata avviata un’ispezione (ma tutto era parso regolare), altri accertamen­ti potrebbero essere chiesti nel prossimo futuro.

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