Elezioni ateneo De Luca avanti ma sfida aperta
Rettorato, Franzini staccato di 124voti. Prossimo turno decisivo
Il «candidato della continuità», Giuseppe De Luca, prorettore uscente, ha il maggior numero di preferenze. E il «candidato di rottura», Elio Franzini, professore di Estetica, lo segue a breve distanza. Lo scarto fra i due è di poco più di cento voti, quindi partita aperta. Con l’ «outsider», la farmacologa Maria Pia Abbracchio, che arriva dopo ma raccoglie un pacchetto di voti preziosi.
Così si è chiusa ieri la prima votazione per l’elezione del rettore all’università Statale, dove si concludono i sei anni di mandato di Gianluca Vago. Professori, ricercatori, personale e studenti torneranno alle urne la prossima settimana perché non è stata raggiunta la maggioranza assoluta ma intanto nei dipartimenti, da via Festa del Perdono a Città Studi si registra il risultato della prima tappa: «a sorpresa», per molti.
A De Luca 914 voti, 790 a Franzini, 364 per Abbracchio. «De Luca sembrava più avanti. Anche considerato il numero di firme raccolte per presentare le candidature», dicono i colleghi dopo lo spoglio delle schede.
I risultati del primo voto arrivano in serata. Il professore di Storia economica, al fianco di Vago in questo mandato, è «contento»: «Ho quasi raggiunto la maggioranza dei docenti votanti. E continuerò a dialogare con tutte le componenti dell’ateneo». Ed è «molto soddisfatto» anche Franzini: «Sorpresa positiva dal voto, ora si può combattere ad armi pari. Sembrava che fossi sempre solo all’opposizione, non è così — dice —. E adesso alla Statale serve un rettore esperto che riporti all’unità un ateneo che è diviso». Arriva subito anche il commento della candidata: «I miei voti sono un risultato ottimo per un’outsider e donna. E adesso sono l’ago della bilancia, in una partita che a questo punto è apertissima. Mi confronterò con chi mi ha votato, vedremo se concentrare i voti e su chi. Intanto oggi il vincitore morale per noi è il professor Franzini, che ha preso quasi in blocco il voto del personale e degli studenti».
Riparte il confronto all’università Statale. In corsa per guidare l’ateneo, la farmacologa Abbracchio che insegna a Città Studi, il docente di Storia Economica a Scienze Politiche, De Luca, e il professore di Estetica Franzini che insegna a Filosofia in Festa del Perdono. E i temi sono gli stessi che si discutono da mesi nelle aule e nei dipartimenti. Dal numero chiuso al trasferimento di Città Studi sull’area Expo, dal reclutamento dei docenti alla ricerca, a diritto allo studio, servizi per gli studenti, tasse, borse di studio, residenze.
E le posizioni dei candidati su più punti sono distanti. A partire dalla nuova sede sul sito dell’Expo. «La parola deve tornare ai dipartimenti — ripete Franzini —. E sul tema è mancata trasparenza, la questione è opaca, a partire dal tipo di finanziamento». Mentre De Luca ha sempre sostenuto la linea di Vago e ieri diceva: «Il nostro progetto è decisivo per una Statale proiettata nel futuro». Lontani anche sul tema del numero chiuso, con il professore di Estetica che dopo il voto sottolinea «la presa di posizione ampia a mio favore degli studenti, dopo le politiche a favore del numero programmato di questo rettorato».
La Statale torna così al voto fra una settimana. Ieri ha partecipato il 65 per cento degli elettori (4.372). Mercoledì la seconda votazione, per eleggere il rettore è richiesta la maggioranza assoluta dei votanti. In caso contrario si andrà al ballottaggio il 27 e il 28 giugno.