Corriere della Sera (Milano)

Se per un omicidio bastano 15 anni

Lo provocò: faccia di maiale. Lui uccise la titolare. Rito abbreviato e niente aggravanti

- Di Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it

Per un omicidio 15 anni. Poco? Equo? Yu Suicha, 2 figli, 41enne titolare dell’«Asia food market» in via Messina, fu uccisa con 12 coltellate il 13 dicembre 2017 dal lavorante Sun Haitao, 30enne dal Nord della Cina di cui parla un dialetto arduo pure per gli interpreti. Fuggito, si era poi costituito a Saronno, raccontand­o di non averci visto più quando, nel quadro di continue vessazioni sul lavoro, la negoziante l’avrebbe provocato con frasi tipo «hai l’acqua nel cervello» o «faccia di maiale». Dopo la sua scelta del rito abbreviato si pone il solito dilemma automatico: 30 o 16 anni, senza vie di mezzo. Ieri il pm Giovanna Cavalleri, pur riconoscen­do le attenuanti generiche per l’essersi lui costituito e dichiarato pentito, prova ad argomentar­le non equivalent­i all’aggravante che propugna prevalente, i «futili motivi», il che fisserebbe la pena in 30 anni (ergastolo meno lo sconto automatico per il rito abbreviato). I difensori Robert Ranieli e Maria Rosaria Brandi perorano invece attenuanti che, neutralizz­ando l’aggravante, scenderebb­ero a non più di 16 anni (pena base massima 24 anni per omicidio semplice, meno un terzo per il rito). E il gup Marco Del Vecchio sentenzia 15 anni per la morte della cinese, con percorso ancora diverso: nè aggravante (in più) nè attenuante (in meno), ma 22 anni e mezzo di base, meno un terzo per l’abbreviato.

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