Cena della carità firmata Oldani per ricordare Trivulzio
Chiuso il ciclo dei 250 anni del Pat con un’asta benefica. Un numero verde per intercettare i bisogni
Il menu firmato da Davide Oldani. A tavola 240 invitati, quasi quanti gli anni di storia da ricordare. Gli istituti Martinitt, Stelline e Pio Albergo Trivulzio, insieme alla onlus Amici del Trivulzio, hanno chiuso ieri sera i festeggiamenti per i 250 anni della morte del Principe Antonio Tolomeo (Trivulzio, ovviamente). Il nobile morì nel 1767 e lasciò un ricco lascito, grazie al quale è nata una delle colonne della solidarietà meneghina. A distanza di due secoli e mezzo, l’istituzione ha commemorato il fondatore con un palinsesto di iniziative culminate nel charity dinner al Pat, nella piazzetta Schuster. Alla cena, sponsorizzata da Coop Lombardia, le personalità della politica di ieri e di oggi. Dal governatore Attilio Fontana alla vice sindaco Anna Scavuzzo, dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera al suo omologo a Palazzo Marino, Pierfrancesco Majorino. E ancora i sindaci storici di Milano: Gabriele Albertini, Piero Borghini, Marco Formentini, Paolo Pillitteri.
Gli invitati hanno anche partecipato a un’asta in cui sono stati battuti diversi premi, come la maglia autografata del calciatore dell’Inter Mauro Icardi, due bottiglie magnum di Barolo e una visita esclusiva al Teatro alla Scala. Il ricavato andrà a finanziare le attività 2018/2019 degli Amici del Trivulzio. Diverse le azioni intraprese già negli anni passati per legare il Pat al territorio. Tra queste Digital Trivulzio, «palestra informatica» per gli ospiti e per gli anziani non ricoverati nell’istituto, ovvero un’aula informatica in cui imparare a usare computer e tablet anche con il supporto di studenti in alternanza scuolalavoro. Altro progetto, «Adotta un nonno», sostegno a domicilio degli anziani fragili e soli grazie ad assistenti familiari. Nel corso della serata è stata presentata una nuova proposta, Pronto Trivulzio. «Un numero verde capace di ascoltare i bisogni inespressi delle famiglie che hanno a che fare con un parente anziano — spiega Claudio Sileo, direttore generale della struttura — . Ci permetterà di offrire non solo servizi ma anche soluzioni ai problemi quotidiani». Una delle «risposte sociali moderne», come le ha definite il presidente Maurizio Carrara, ai bisogni della popolazione.
Il palinsesto di appuntamenti per i 250 anni dalla morte di Trivulzio ha registrato 1.500 presenze tra convegni, confronti con realtà «sorelle», mostre e concerti. Da ultimo, l’esposizione a cielo aperto in via Dante, sostenuta dal Comune di Milano, che ha ripercorso l’evoluzione del Pat durante i secoli. Diverse modalità per «raccontare ai milanesi l’importanza delle nostre iniziative e la validità della nostra missione», secondo il presidente degli Amici del Trivulzio Marco Zanobio.