Campi polisportivi al Beccaria, l’estate firmata As rugby
Il progetto con educatori nel carcere minorile: palla ovale ma anche basket, calcio, nuoto e judo
Due settimane di attività al Beccaria, un doppio camp polisportivo nel cuore dell’estate (9-13 luglio e 6-10 agosto). È questa l’iniziativa dell’Associazione Sportiva Rugby Milano — sostenuta da Banco Bpm ed Edison— in concomitanza con il decimo anno di attività nell’Istituto penale minorile: una estensione del proprio intervento lungo il periodo estivo. Rugby alternato a nuoto, basket, calcio, judo, canoa, più incontri con ex campioni che parleranno ai ragazzi dei valori dello sport. «Era importante colmare il vuoto che circonda i giovani detenuti dopo la fine delle attività — spiega Valerio Savino, educatore Asr — quando la percezione della solitudine si fa più acuta. Così come è fondamentale che sia presente lo stesso gruppo di lavoro che opera da anni perché conoscenza diretta, competenze e fiducia reciproca permettono di dare senso e sostanza al fare insieme».
Lo staff dell’As rugby Milano sarà affiancato da educatori del Centro Sportivo Italiano; per il nuoto saranno presenti istruttori Uisp; l’Inter ha messo a disposizione alcuni tecnici delle Giovanili, così come Canottieri Milano, a Spartacus Judo mentre Filippo Geniuzzi — attivo come Asr Milano nel carcere di San Vittore — si occuperà di basket. «La nostra intenzione, così come quella della Direzione dell’Istituto, è quella di offrire a tutti i ragazzi presenti al Beccaria (circa 30, ndr) un tempo pieno, fatto di divertimento e apprendimento, con la possi- bilità di misurarsi con se stessi e con i compagni attraverso discipline diverse — spiega Federico Pozzi, coordinatore dei camp insieme a Giovanni Tanca — con la possibilità di stare insieme anche durante il pranzo, cosa che rappresenta un altro aspetto inedito. Portiamo le regole dello sport, abbinate a conversazioni informali e incontri importanti, come quello con Vittorio Podestà, vincitore di 5 medaglie ai paraolimpiche, un vero esempio di determinazione».
Fatica e divertimento per individuare una riflessione, una possibilità: «Lo sport è uno strumento prezioso — racconta Tanca — e in tanti anni di esperienze al Beccaria abbiamo compreso quanto questa consapevolezza possa servire per offrire una rivelazione e una opportunità».
Le sfide
«Offriamo ai ragazzi attimi di divertimento facendoli misurare in discipline diverse»
L’obiettivo «Importante star vicino ai giovani detenuti per non farli sentire soli in questo periodo»