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Si intitola «Enemy» il nuovo album di Noyz Narcos. «Ma quella parola, “nemico”, non si riferisce a qualcuno là fuori con cui prendersela», precisa il rapper romano. «Può essere che il nemico pubblico sia io».
Classe 1979, Emanuele Frasca, questo il vero nome dell’artista romano, fa parte di quella generazione di rapper affiorata molto prima dell’avvento della trap che va tanto di moda oggi. Eppure, da veterano sulle scene sin dagli anni ‘90, con «Enemy», pubblicato lo scorso aprile, ha conquistato il Disco D’oro.
Stasera sarà al Magnolia (Segrate, circonvallazione Idroscalo 41, ore 21, € 18)
e non senza una punta di orgoglio afferma: «Non mi sono mai piegato alle logiche di mercato, è stata questa la mia arma, sono rimasto sempre fedele al mio stile musicale, ed è una cosa che il pubblico mi riconosce e apprezza». Questo non gli ha impedito di coinvolgere nella realizzazione dei nuovi pezzi i più diversi esponenti della scena hip hop nostrana, inclusi due idoli della succitata trap come Rkomi e Capo Plaza, e i principali esponenti del cosiddetto «cantautorap» odierno, ossia Coez e Carl Brave x Franco126. Per il resto «Enemy» presenta un sound che parte dall’old school come riferimento primario per colpire in faccia l’ascoltatore con rime taglienti, atmosfere abbondantemente malinconiche e storie di periferia narrate dalla prospettiva di un 38enne che si è affacciato sul mondo quando ancora non esistevano i cellulari. «Ora i ragazzi aspettano di vedere quanti like ottengono», osserva Frasca. «È tutto in funzione dell’apparire: un tempo contavano i fatti, oggi i seguaci che hai sui social. Consiglierei loro di riflettere sulla vita che desiderano davvero, li vedo schiavi di un sistema». Già membro del Truceklan, ex writer, il rapper tre anni fa ha lasciato la capitale per trasferirsi a Milano, dove ha aperto un negozio di vestiti, Propaganda, in corso di Porta Ticinese. «Ma ho nostalgia della mia città», ammette. «Qui si vive bene, ma manca una visione del mondo che permetta di vivere in modo più genuino e rilassato».