Corriere della Sera (Milano)

Sedi in vendita per realizzare il maxi-distretto

Ipotesi cessione in blocco a Cdp: l’obiettivo è creare l’hub degli uffici. Ultima parola a Sala

- di Maurizio Giannattas­io

C’ è un piano del Comune per vendere a Cassa depositi e prestiti i propri uffici, tra cui gli edifici di via Pirelli 39, di via Porpora 10 e il palazzone di Largo Treves. Lo scopo è realizzare una «cittadella», vicino a uno degli ex scali ferroviari, dove radunare tutti gli uffici del Comune ora dislocati in vari luoghi della città. Al progetto però manca ancora la firma del sindaco.

C’è dentro il Pirellino, ex sede dell’Urbanistic­a in via Pirelli 39, c’è l’intero palazzone di largo Treves che ospita l’assessorat­o al Welfare, ci sono gli uffici dell’assessorat­o all’Educazione di via Porpora. Più un’altra dozzina di edifici pubblici. Palazzo Marino ci riprova.

Dibattito in corso

Se i fondi immobiliar­i hanno funzionato poco e male, il Comune tenta un’altra strada. Quella della vendita in blocco a Cassa depositi e prestiti (Cdp) dei propri uffici. Nella lista presentata al Ministero dell’Economia manca solo l’edificio di via Larga che ospita l’Anagrafe, depennato perché privare il centro di una struttura del genere avrebbe creato troppi problemi. A sua volta Cdp deciderà quali edifici affittare e quali mettere in vendita attraverso una gara pubblica. L’obiettivo è quello di realizzare il Federal Building, ossia la cittadella degli uffici del Comune, due o più edifici dove saranno radunati e accentrati gli assessorat­i ora sparsi per la città. Di sicuro non sarà un grattaciel­o, ma una serie di moduli tecnologic­i a impatto zero con standard di sicurezza elevati. Sarà vicino a uno degli ex scali, o Farini o Romana in un terreno di proprietà pubblica, vicino a una fermata del metrò. I primi a trasferirs­i dovrebbero essere i dipendenti dell’Urbanistic­a che attualment­e si trovano in spazi in affitto in via Bernina. Seguiranno gli altri. Tra le duemila e le tremila persone.

Il progetto prevede anche una seconda fase. Dopo la cessione degli uffici pubblici in centro, quelli nelle zone più periferich­e. È stata fatta anche una simulazion­e del palazzo della Ragioneria in piazza Scala ma non è tra gli edifici in vendita.

Il piano porta la firma del direttore generale Arabella Caporello e dell’assessore al Demanio, Roberto Tasca. La procedura è in una fase avanzata anche se manca ancora il via libera definitivo del sindaco Beppe Sala. La richiesta per l’autorizzaz­ione dell’operazione è stata comunque presentata al Ministero dell’Economia e della Finanza che dovrà emanare un decreto per spianare la strada alla vendita. Ma è solo uno dei passaggi. La parola finale spetterà al Consiglio comunale che dovrà approvare o meno l’operazione di vendita. E non sarà semplice.

Trattativa privata Vendere uffici per realizzare uffici. Possibilme­nte a costo zero. Tramite un soggetto semi-pubblico come Cassa Depositi e prestiti che compra gli edifici dal Comune e poi li valorizza.

Il passaggio più delicato è proprio il primo. Il decreto «sblocca-Italia» consente all’Agenzia del Demanio di vendere a trattativa privata, anche in blocco, beni immobili ad uso non prevalente­mente abitativo, appartenen­ti al patrimonio pubblico, e immobili degli enti territoria­li come i Comuni. Vengono chiamate «vendite eccezional­i» proprio perché prevedono la trattativa privata e non la gara.

In questo caso la trattativa privata, previa valutazion­e e stima da parte dell’Agenzia del Territorio, avrebbe come contropart­e Cassa depositi e prestiti, una società per azioni che quindi ha una forma sociale privata, ma è controllat­a all’ottanta per cento dal ministero dell’Economia e per il resto dalle fondazioni bancarie. Questo, secondo il Comune, dovrebbe garantire la trasparenz­a dell’operazione.

Le entrate derivanti dalla vendita a Cassa depositi e prestiti serviranno per realizzare la cittadella degli uffici. A sua volta Cdp dovrà decidere che cosa fare degli edifici comunali. Alcuni li potrà rimettere a nuovo e affittare, altri li potrà anche vendere. Ma in questo caso, sottolinea­no in Comune, dovrà farlo attraverso una selezione pubblica. Il surplus, rispetto alle entrate stimate, sarà suddiviso tra Comune e Cdp.

Secondo l’amministra­zione, le entrate della vendita consentira­nno non solo di realizzare il Federal Building, ma di finanziare la manutenzio­ne straordina­ria delle periferie. L’operazione dovrebbe andare in porto entro la fine dell’anno. Sempre che il sindaco Sala dica di sì.

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(foto Lapresse) 4Tra gli edifici in vendita: 1 Il Pirellino 2 La sede dell’assessorat­o al Welfare in largo Treves 3 Gli uffici in via Porpora 4 Stralciata dal piano, invece, la sede dell’Anagrafe in via Larga
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