Quanto costa un garage?
De Angeli, Foppa-Solari e Cadore sono le zone più care della città «Come sta cambiando il mercato»
Meno vendite, più affitti. Spazi di dimensioni maggiori e richiesti dai professionisti. Il mercato dei box in città è in trasformazione di pari passo con l’evoluzione della mobilità. «C’è uno spostamento dall’acquisto dei garage alla locazione» spiega Beatrice Zanolini, direttore di Fimaa Milano (Federazione italiana mediatori e agenti d’affari). «La domanda arriva soprattutto da chi si sposta a Milano per lavoro». E le famiglie? Perché decidono di fare a meno di uno spazio coperto per l’auto? Se bisogna individuare dei colpevoli, sotto accusa finiscono i giovani. Sempre meno legati al mito della patente appena compiuti i 18 anni, pronti a sfruttare le opportunità della tecnologia. «Le nuove generazioni privilegiano le connessioni virtuali» riflette Zanolini. Per rimanere in contatto con gli amici basta mandare qualche messaggio o prenotare un mezzo in condivisione.
Altra la questione, l’impegno economico e gestionale. Chi non vuole incombenze opta per uno spazio riservato all’interno dei silos. Realizzati soprattutto nel decennio precedente per rispondere alla forte domanda, oggi funzionano bene quando si trovano in corrispondenza di poli d’interscambio con altre infrastrutture. «Sono la soluzione a una mobilità mista che si integra con i mezzi pubblici». La mappa di Milano dà un quadro delle zone che fanno più gola. In cima alla classifica elaborata da Tecnocasa ci sono gli spazi in vendita a De Angeli e Gambara (addirittura 50 mila euro), tallonati dai box di viale Piave, all’altro capo della città. Tra San Vittore, Crocetta e De Amicis ci si barcamena tra i 30 e i 40 mila euro. Prezzi dimezzati nelle periferie lontane dagli uffici e scarsamente collegate con i trasporti pubblici. Qualche esempio? A Quarto Oggiaro bastano 13 mila euro per assicurare un tetto alla macchina, a Baggio 15 mila. Costi abbordabili anche a San Siro, Dergano e in Bicocca.
Negli ultimi 12 mesi le variazioni sono pressoché impercettibili, con una piccola tendenza al rialzo in centro. Mentre forte è lo stacco rispetto a cinque anni fa, anche più di quanto è avvenuto per il comparto case. Secondo i dati Fimaa il crollo medio è dell’8 per cento. Gli affitti, come confermano gli esperti, hanno più successo. Sul podio i garage in Canonica, in Bacone e sui Navigli (200 euro mensili). Attorno ai 150 euro il canone a Isola, Porta Romana, a Gioia e in viale Molise, i più convenienti sono a Qt8.
Oltre agli agenti immobiliari, anche i costruttori seguono con attenzione le variazioni dei consumi e rivedono gli edifici in base alle nuove esi- genze dei cittadini. «Area C ha modificato la gestione dei parcheggi — spiega Marco Dettori, alla guida di Assimprendil Ance —, facendo crescere la richiesta di spazi al di fuori della zona a pagamento. E le famiglie non fanno più investimenti per box plurimi. Al massimo ne richiedono uno e se comprano case di metrature piccole, sono disposte a rinunciarvi». Tendenza che crescerà in futuro. Tuttavia, conferma, ci sono zone della città che continuano a soffrire per la carenza strutturale di posti auto.
Per le strutture in costruzione «si prevede un garage per ciascun appartamento, ma si analizza anche l’offerta del territorio». Importante considerare gli sviluppi della mobilità. Sempre più gli automobilisti che abbandonano mezzi inquinanti e preferiscono l’auto elettrica, che necessita di prese di ricarica. «Le nuove produzioni le prevedono in automatico». Le dimensioni standard, cinque metri per due e settanta, si rivelano ormai un requisito minimo che nei prossimi anni potrebbe non essere più sufficiente e valido per i modelli di vetture di dimensioni più grandi.