Corriere della Sera (Milano)

Monza, vendita del vecchio ospedale I residenti contro la speculazio­ne

Il comitato interviene sul futuro dell’area: «Si creino spazi per la collettivi­tà»

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MONZA «Salviamo l’area dell’ex ospedale Umberto I dalla speculazio­ne». È con questo nome che da alcune settimane ha fatto il suo debutto sulla scena socio-politica monzese un nuovo comitato composto dai residenti del quartiere San Carlo. In cima ai loro pensieri c’è il futuro del Vecchio San Gerardo di proprietà dell’Azienda socio sanitaria di Monza. L’area è in vendita da tempo, ma non ci sono acquirenti e loro vogliono evitare che una delle aree pubbliche dismesse più grandi della città (oltre 60 mila metri quadrati) venga utilizzata solo per costruire nuove case senza creare spazi destinati alla collettivi­tà.

Tranne alcuni locali occupati da un paio di associazio­ni, un ambulatori­o e il Sert, i padiglioni dell’ottocentes­ca struttura sono abbandonat­i da quasi dieci anni. Nemmeno l’idea di sfruttarli per i corsi universita­ri di Scienze dell’Organizzaz­ione dell’Università Milano Bicocca ha avuto vita lunga e dopo circa cinque anni di attività, nel 2014, aule e uffici sono stati smantellat­i. Per l’area del vecchio ospedale San Gerardo, costruito nel 1890 grazie a una cospicua donazione di re Umberto I, è arrivato il momento della verità. Dopo due bandi andati deserti e nonostante la considerev­ole riduzione del prezzo di acquisto, da 50 a 37 milioni di euro, il prossimo ottobre scadrà l’«Accordo di programma» stipulato fra la proprietà, Regione Lombardia e Comune nel 2008 proprio per favorire la rinascita urbanistic­a del lotto. La soluzione per uscire da questa fase di stallo potrebbe essere quella di vendere l’area a blocchi. «È un’ipotesi da valutare in funzione del mercato e delle possibilit­à di vendita — spiega Matteo Stocco, direttore dell’Asst brianzola — . In ogni caso, l’area di via Solferino va venduta, i milioni che verranno incassati servono per coprire i costi della ristruttur­azione da 207 milioni di euro del Nuovo San Gerardo». Nel piano economico del cantiere sono infatti previsti anche i soldi della vendita dell’antico nosocomio. Tanto che, visto il disinteres­se dei potenziali acquirenti, la Regione ha già stanziato 30 milioni a copertura del mancato incasso. L’incertezza sul futuro del Vecchio San Gerardo è di recente

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