Locale e Provinciale, le polizie si uniscono Nasce il «corpo unico»
Lodi
Da dieci anni sono buoni vicini di casa. E ora, sperano il sindaco di Lodi e il presidente della Provincia, saranno anche il primo esperimento assoluto di comando unificato tra polizia locale e polizia provinciale in un capoluogo lombardo. A guidarlo sarà Fabio Germanà Ballarino, da novembre a capo della polizia locale di Lodi che ha avuto l’idea di convincere il sindaco Sara Casanova e il presidente provinciale Francesco Passerini a fondere le due forze di polizia. «Conviviamo nello stesso edificio — conferma Germanà Ballarino — ed esisteva già un accordo di collaborazione: con la polizia provinciale ridotta all’osso e proprietaria di mezzi e strutture inutilizzati, mettere insieme le forze sarebbe il modo migliore di superare i rispettivi problemi». La polizia provinciale oggi è arrivata a sei effettivi, quasi tutti ufficiali e un solo agente. I pattugliamenti nel territorio e sui fiumi sono un ricordo. Sull’altro fronte la polizia locale non è a pieno organico: gli effettivi sono 33 a fronte dei 55 di pochi anni fa. «Unendo le forze — sostiene Germanà Ballarino — riusciremo a riavviare una pattuglia provinciale giornaliera e mista con un agente per corpo. E la polizia di Lodi guadagnerà competenza su un’area che prevede la lotta ai reati ambientali e in materia faunistica, dal bracconaggio alla pesca di frodo». Da due corpi con 33 e 6 uomini si arriverà a una sede unica con 39 agenti e un solo comandante coadiuvato da uno staff di cinque ufficiali. «L’obiettivo è partire entro l’anno », conferma il presidente della Provincia Passerini.
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