LA GRANDE MILANO È IN MARCIA
Torno a chiedere ospitalità per intervenire sulla Città metropolitana, un evergreen per tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra metropoli. Accettando di amministrare la Città metropolitana di Milano abbiamo raccolto la sfida di dipanare le nuvole che si addensavano sulla Grande Milano. Del resto il compito della politica è trovare soluzioni percorribili anche quando vi sono problemi che possono sembrare insormontabili. Penso che in questi anni alcuni importanti risultati sono stati ottenuti nella definizione e nella costruzione dell’identità della Città metropolitana. Ad esempio sono stati fatti passi da gigante con creazione di un tavolo permanente per la governance della Grande Milano, coinvolgendo tutti gli attori del territorio e progressivamente abbiamo fatto in modo che tutti remassero nella stessa direzione. Le dichiarazioni di Fontana mi sembrano condivisibili ed è un segnale incoraggiante. La Regione ha iniziato a comprendere che è necessaria l’esistenza di un Ente intermedio in grado di governare la complessità della nostro territorio, in tal senso sarà importante la partita delle funzioni che ci verranno delegate da Palazzo Lombardia. Infine, dopo anni di precarietà, a luglio in aula voteremo un bilancio pluriennale che ci permetterà di guardare con maggiore serenità il futuro. Il nostro lo abbiamo fatto, fino in fondo, adesso è necessaria la finalizzazione, serve che la palla venga messa in rete, che il legislatore riconosca le peculiarità della Grande Milano in un contesto di definitivo riordino del sistema delle autonomie locali. In Francia hanno avuto la forza di farlo, in Italia sarà possibile fare altrettanto? Questa è la sfida che Milano lancia all’Italia. Perché una Città metropolitana messa nelle condizioni di funzionare è necessaria non solo a Milano e alla Lombardia, è necessaria all’intero Paese.