L’Isola va al punto Due nuovi campi in via De Castilla
Isola è stata a lungo il quartiere milanese più forte nel gioco delle bocce. Fino agli anni Cinquanta aveva giocatori invincibili, che sottraevano i trofei alle squadre di Niguarda, Affori e Dergano. Aveva dieci campi, alcuni perfino dentro i cortili dei caseggiati, ancora vivi nei ricordi delle persone più anziane, via Sassetti, via Carmagnola, Thaon de Revel, Garigliano. Alle bocciofile andavano tutti, uomini e donne, con fiaschi di vino e in estate l’anguria. Una socialità, un divertimento semplice, che si sono persi con la chiusura dei campi. Nel grande giardino della Fondazione Catella, in via de Castillia 28, accanto ai vasconi dell’orto didattico, ne sono stati costruiti due nuovi, che ora attendono giocatori provetti e novelli. «È un gioco aggregante, non solo per pensionati, tanti universitari scelgono il verde della Catella per studiare, i campi potrebbero diventare una bellissima risorsa di quartiere, multigenerazionale», dice Piervito Antoniazzi, coordinatore di Isola Revel, che insieme alla fondazione cerca volontari per la gestione. Un primo incontro è martedì 3 luglio alle ore 15 in Fondazione (ne seguiranno, altri, in orario serale, isolarevel@gmail.com). «Cerchiamo idee e persone, c’è bisogno soprattutto di seguire l’apertura e la chiusura della bocciofila e i turni di gioco, ma possiamo prevedere anche squadre, corsi. Se riuscissimo a formare un gruppo di persone, potremmo aprire i campi già a luglio».