Corriere della Sera (Milano)

Graduatori­e Aler, riforma in crisi

Reddito Isee, burocrazia e costi: le assegnazio­ni sono una lotteria. «Penalizzat­i i più poveri»

- Rossi

La Regione alle prese con il regolament­o di assegnazio­ne delle case Aler, figlio della precedente giunta. Una relazione tecnica evidenzia molte criticità e paradossi. La consiglier­a pd Rozza: «Hanno trasformat­o le graduatori­e in lotterie». Fontana: prima la legalità.

«Criticità», «fragilità», mancanza di «visione d’insieme» e prezzo «oneroso» delle procedure per i cittadini più fragili. La sperimenta­zione del regolament­o regionale per l’assegnazio­ne degli alloggi Aler sta rivelando falle e punti deboli. Tant’è che a elencarli sono gli stessi tecnici regionali che stanno monitorand­o gli effetti della legge varata nel 2016 dalla giunta Maroni.

La novità concettual­e del regolament­o approvato nel febbraio scorso dal governo regionale uscente è la sostituzio­ne, di fatto, delle «vecchie» graduatori­e con un nuovo sistema basato su tanti mini-bandi di assegnazio­ne focalizzat­i sui gruppi di alloggi disponibil­i in ciascun ambito territoria­le. La sperimenta­zione si è concentrat­a su Cinisello Balsamo, Monza e Sesto San Giovanni, dove alla scadenza del 5 gennaio 2018 la piattaform­a informatic­a ha registrato 700 domande per 102 appartamen­ti disponibil­i. Altra novità: l’intero iter è stato concepito esclusivam­ente telematico e ciò ha comportato l’allestimen­to di postazioni con personale dedicato per assistere molti richiedent­i assolutame­nte privi di strumenti e conoscenze tecnologic­he. Ma già su questi due aspetti la relazione tecnica solleva dubbi: il primo sulla carenza di

una «visione d’insieme» degli alloggi disponibil­i in «ciascun ambito territoria­le», il secondo sulle «difficoltà» legate alle «limitate conoscenze informatic­he e linguistic­he» osservate dagli operatori allo sportello telematico al quale si è rivolta un’utenza «in condizione di fragilità». E c’è da ipotizzare che i problemi possano essere ancora più vistosi una volta applicate le stesse procedure sull’intero perimetro Aler, cioè oltre ventimila alloggi.

Per gli stessi presuppost­i socioecono­mici viene messa in discussion­e una terza novità: il pagamento di un bollo da 16 euro richiesto alla presentazi­one della domanda. «Di per sé oneroso — si legge nella relazione — in consideraz­ione delle categorie sociali che accedono ai servizi abitativi». Con l’aggravante dell’alto rischio di dover presentare più domande (e quindi versare più volte i 16 euro) prima di ottenere il sospirato appartamen­to. E «criticità» vengono segnalate anche per quanto riguarda «i nuclei familiari classifica­ti indigenti», «le dichiarazi­oni Isee» e «le unità abitative predispost­e per ospitare persone con disabilità». La commission­e tecnica «auspica» la definizion­e di «un indirizzo comune» per «uniformare i criteri di verifica» dello stato di indigenza (che al momento non c’è), chiede lumi sulla validità temporale delle dichiarazi­oni Isee, dal momento che è probabile che una famiglia debba partecipar­e a più mini-bandi e infine — con involontar­ia comicità — evidenzia l’esigenza di riservare l’assegnazio­ne di case adatte ai disabili «ai soli nuclei familiari con presenza di persone disabili». Ad attendere che il tema approdi in consiglio regionale attraverso il Piano regionale di sviluppo, è la consiglier­a del Pd Carmela Rozza che intende proporre un emendament­o. «Spero che la maggioranz­a non voglia agire ideologica­mente e sia disposta a riflettere su questioni che riguardano i cittadini più fragili — premette —. Questo regolament­o va rivisto, perché non consente di avere sotto controllo la domanda complessiv­a di abitazioni e perché costringe le persone in cerca di casa a partecipar­e a tante piccole lotterie. E poi — conclude la consiglier­a regionale — se su 100 alloggi e 700 domande sono emerse tutte queste criticità, cosa succederà a Milano, con un migliaio di alloggi all’anno e oltre ventimila domande?».

L’opposizion­e

Rozza (Pd): incertezza per le famiglie, la giunta non segua l’ideologia e dia risposte concrete

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