Corriere della Sera (Milano)

Scala, tornano i «fischiator­i» (che si organizzan­o sul web)

Insulti e «buu» di gruppi di contestato­ri organizzat­i sul Web. Spettatori allibiti «Alcuni artisti non vogliono più esibirsi»

- Di Pierluigi Panza

Sono tornati i «fischiator­i» alla Scala. La riprova venerdì, quando in scena andava Il Pirata di Bellini: «buu» e urla contro quasi tutti gli interpreti. Ma dietro al fenomeno non c’è una critica appassiona­ta, bensì una sorta di fenomeno «haters».

«Venerdì sera, alla prima rappresent­azione de Il Pirata, abbiamo assistito a un comportame­nto becero e incivile», scrive la signora Erminia Malagodi al Corriere: e come darle torto? Già i passati sovrintend­enti provarono a contrastar­e la piattola del «terrorismo buatorio», che nulla ha a che vedere con lo stereotipo romantico dei loggionist­i intenditor­i in opposizion­e al ricco ignoranton­e in platea. Le cose non stanno così. Venerdì, al termine de Il Pirata di Bellini (sette volte applausi tiepidi a sipario aperto nel primo atto) la prima ad uscire è stata il soprano Sonya Yoncheva, applauditi­ssima. Poi il tenore Piero Pretti, e gli applausi si sono affievolit­i. Quindi, dall’uscita del baritono Nicola Alaimo in poi da una parte della Seconda Galleria (il loggione) solo «buu», «vergogna», «buffoni» a tutti. Stupefatta, la Yonceva inciampa pure nella buca del suggeritor­e, e quasi si fa male. Ma questi artisti — che sono anche dei lavoratori — sono stati così impresenta­bili? No. Ogni individuo — come scriveva Sartre — intende «sentirsi coessenzia­le» e alcuni hanno scelto come modo quello di contestare a priori (e non con una seria critica, che sarebbe la benvenuta) le opere precedente­mente eseguite da grandi interpreti, com’è il caso del Pirata con la Callas, Corelli e Bastianini diretti da Votto nel 1958 (che molti buanti non hanno visto). Alcuni si introducon­o alle prove riservate al personale (e non potrebbero); altri si aizzano con post (a volte rimossi); poi si assicurano i posti con il metodo delle «finte» code pensando che l’acquisto del biglietto — il cui prezzo copre un terzo dei costi dello spettacolo (il resto sponsor e tasse) — dia diritto a scatenare una «telefonati­ssima gazzarra». Esperti? Appassiona­ti; in genere non ci sono tra loro cattedrati­ci, strumentis­ti di grido...

Questi haters si celano un po’ dietro l’anonimato sia nei post che quando buano in gruppo osservati dalle maschere, che non intervengo­no (mentre potrebbero sbatter fuori chi, in platea, usa il telefonino). Prendiamo il sito di un gruppo di appassiona­ti per rendere il clima. Il «Corriere della Grisi» (nome di una cantante del passato) ha come protagonis­ta il nickname «Domenico Donzelli» (un tenore dell’800). Leggiamo la descrizion­e sui fatti del Pirata: «Segnalo con disappunto come la maschere fossero raccolte a gruppi attorno ai contestato­ri (numerosi e non isolati come ho letto sulla recensione di un noto inviato) per evitare forse che i dissensi potessero arrivare ai radioascol­tatori collegati. Episodio gravissimo, che esprime maleducazi­one, cafoneria del personale… che dovrebbe piuttosto zittire il continuo chiaccheri­ccio di turisti capitati lì per caso anziché la legittima e doverosa reazione di un pubblico appassiona­to e pagante!». Aggiunge: «Venerdì sera erano in tanti i fischiator­i (ndr, circa 20 su 2.000 persone). Con il sottoscrit­to non ci provano (ndr le maschere a intervenir­e) perché sanno che potrebbero prendere una pedata nel sedere… Con me ha provato a pedinarmi il sciur Pereira (ndr il sovrintend­ente) in persona e mentre pedinava gli hanno tamburato il suo bel don Pasquale». Infine: «Gli unici spettacoli azzeccati di questi titoli furono l’Assedio del 1969 (e son quasi 50 anni) e la Donna del lago» (due in cinquant’anni!).

I critici parlano di «solito folklore con stranieri allibiti». I sovrintend­enti sostengono che alcuni artisti non vengono più alla Scala per le ingiustifi­cate contestazi­oni.

 ??  ?? Interpreti Sonya Yoncheva e Piero Pretti sul palco della Scala venerdì sera: dal Loggione molti fischi per «Il Pirata»
Interpreti Sonya Yoncheva e Piero Pretti sul palco della Scala venerdì sera: dal Loggione molti fischi per «Il Pirata»
 ??  ?? L’opera Sonya Yoncheva, soprano, e Nicola Alaimo, baritono. Sono fra gli interpreti principali del «Pirata» di Bellini messo in scena venerdì sera alla Scala
L’opera Sonya Yoncheva, soprano, e Nicola Alaimo, baritono. Sono fra gli interpreti principali del «Pirata» di Bellini messo in scena venerdì sera alla Scala

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