Naviglio Grande, sbarcano le archistar
Mini-bosco verticale e villaggio di design: i progetti di Boeri e Zucchi. «Ora il rilancio»
Un quartiere e tre progetti per la sua rinascita. La zona è quella del Naviglio Grande dove l’amministrazione scommette forte sul rilancio. L’ultimo progetto in agenda porta la firma di Stefano Boeri: un mini-bosco verticale al centro di uno spazio verde che collega due parti di città oggi separate. Gli altri interventi in via Schievano e in via Pestalozzi (con la firma di Cino Zucchi).
Un quartiere e tre progetti per la sua rinascita. La zona è quella del Naviglio Grande, l’area tra la circonvallazione esterna e gli spazi della ex Richard Ginori, adiacente al distretto che ha già cambiato volto nei decenni scorsi, dai capannoni industriali alle start-up del design e ai laboratori dei creativi: via Tortona e dintorni.
È qui che l’amministrazione scommette forte ed è qui che gli assessori di Beppe Sala ieri si sono presentati in assemblea pubblica, la seconda della serie dopo l’esperienza della zona della Stazione Centrale. La formula è ormai consolidata: i residenti (e i comitati di quartiere) raccontano i problemi della zona, gli amministratori spiegano i progetti per riqualificarla. In quest’area sono appunto tre e l’ultimo in agenda porta la firma di Stefano Boeri. Passato e futuro, memoria e innovazione. Un mini-bosco verticale al centro di uno spazio verde che collega due parti di città oggi separate. «Il nostro progetto per San Cristoforo è un omaggio a Milano, alla forestazione urbana e al sistema delle acque che solcano il nostro territorio», spiega l’archistar Boeri.
Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica di Palazzo Marino, ha buon gioco nel ricordare ai residenti anche l’imminente riqualificazione dello scalo di Porta Genova, il primo che sarà restituito alle città. Blu e verde, dice Maran: il quartiere sarà da un lato connesso con il sistema dei Navigli e delle acque, e dall’altro costituirà l’approdo urbano naturale del paesaggio agricolo del Parco Sud.
«Lì a fianco c’è la ricicleria dell’Amsa», aggiunge poi Maran. Un luogo diventato negli anni ricettacolo di degrado e di varie attività illegali. «Col progetto di via San Cristoforo firmato da Boeri si può pensare di spostarla in un’altra area», annuncia Maran. La ricerca della location giusta è partita, lascia intendere l’assessore.
Oltre al progetto dello studio Boeri, nel raggio di poche centinaia di metri si aspettano almeno altri due interventi di riqualificazione. A due passi dallo Iulm, in via Schievano, su un’area un tempo occupata da un piccolo stabilimento industriale abbattuto nel 2011, nascerà il progetto finanziato da Beni Stabili e realizzato dallo studio Progetto Cmr che prevede tre nuovi edifici con relativo verde e infrastrutture. L’area dell’intervento è vastissima: 31 mila metri quadri.
Altra firma d’autore per i 120 appartamenti di quella che nei numeri (40 milioni di euro d’investimento) è una delle più grandi operazioni di co-housing realizzate finora. Il papà del progetto è Cino Zucchi, tra le tante cose curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia. L’opera si chiamerà invece Urban Village Navigli e nascerà nel 2020 in via Pestalozzi. Cinque palazzine per centodieci appartamenti.