Corriere della Sera (Milano)

Naviglio Grande, sbarcano le archistar

Mini-bosco verticale e villaggio di design: i progetti di Boeri e Zucchi. «Ora il rilancio»

- di Andrea Senesi

Un quartiere e tre progetti per la sua rinascita. La zona è quella del Naviglio Grande dove l’amministra­zione scommette forte sul rilancio. L’ultimo progetto in agenda porta la firma di Stefano Boeri: un mini-bosco verticale al centro di uno spazio verde che collega due parti di città oggi separate. Gli altri interventi in via Schievano e in via Pestalozzi (con la firma di Cino Zucchi).

Un quartiere e tre progetti per la sua rinascita. La zona è quella del Naviglio Grande, l’area tra la circonvall­azione esterna e gli spazi della ex Richard Ginori, adiacente al distretto che ha già cambiato volto nei decenni scorsi, dai capannoni industrial­i alle start-up del design e ai laboratori dei creativi: via Tortona e dintorni.

È qui che l’amministra­zione scommette forte ed è qui che gli assessori di Beppe Sala ieri si sono presentati in assemblea pubblica, la seconda della serie dopo l’esperienza della zona della Stazione Centrale. La formula è ormai consolidat­a: i residenti (e i comitati di quartiere) raccontano i problemi della zona, gli amministra­tori spiegano i progetti per riqualific­arla. In quest’area sono appunto tre e l’ultimo in agenda porta la firma di Stefano Boeri. Passato e futuro, memoria e innovazion­e. Un mini-bosco verticale al centro di uno spazio verde che collega due parti di città oggi separate. «Il nostro progetto per San Cristoforo è un omaggio a Milano, alla forestazio­ne urbana e al sistema delle acque che solcano il nostro territorio», spiega l’archistar Boeri.

Pierfrance­sco Maran, assessore all’Urbanistic­a di Palazzo Marino, ha buon gioco nel ricordare ai residenti anche l’imminente riqualific­azione dello scalo di Porta Genova, il primo che sarà restituito alle città. Blu e verde, dice Maran: il quartiere sarà da un lato connesso con il sistema dei Navigli e delle acque, e dall’altro costituirà l’approdo urbano naturale del paesaggio agricolo del Parco Sud.

«Lì a fianco c’è la ricicleria dell’Amsa», aggiunge poi Maran. Un luogo diventato negli anni ricettacol­o di degrado e di varie attività illegali. «Col progetto di via San Cristoforo firmato da Boeri si può pensare di spostarla in un’altra area», annuncia Maran. La ricerca della location giusta è partita, lascia intendere l’assessore.

Oltre al progetto dello studio Boeri, nel raggio di poche centinaia di metri si aspettano almeno altri due interventi di riqualific­azione. A due passi dallo Iulm, in via Schievano, su un’area un tempo occupata da un piccolo stabilimen­to industrial­e abbattuto nel 2011, nascerà il progetto finanziato da Beni Stabili e realizzato dallo studio Progetto Cmr che prevede tre nuovi edifici con relativo verde e infrastrut­ture. L’area dell’intervento è vastissima: 31 mila metri quadri.

Altra firma d’autore per i 120 appartamen­ti di quella che nei numeri (40 milioni di euro d’investimen­to) è una delle più grandi operazioni di co-housing realizzate finora. Il papà del progetto è Cino Zucchi, tra le tante cose curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia. L’opera si chiamerà invece Urban Village Navigli e nascerà nel 2020 in via Pestalozzi. Cinque palazzine per centodieci appartamen­ti.

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