Bivacchi, grigliate e musica di notte nei parchi
Da piazza Tripoli a Bande Nere, i residenti denunciano il degrado delle aree verdi
Decine di bottiglie di birra vuote gettate nei prati o abbandonate accanto ai cestini già stracolmi. Cartoni di pizza, bicchieri di carta e sacchetti con i resti del picnic nelle aiuole. Fra gli alberi, i segni dei bivacchi improvvisati: coperte e vestiti appesi ad asciugare.
Da circa un anno i parchi del Municipio 7, nella zona che va da piazza Tripoli a Bande Nere, passando per viale Caterina da Forlì, «stanno perdendo la loro funzione, quella di luoghi per le passeggiate o lo sport — denunciano i residenti —. Il parco Strozzi viene sistematicamente occupato nel fine settimana da famiglie sudamericane
Un abitante Era una zona molto bella, perfetta per le famiglie, ma sta diventando una discarica
che improvvisano grigliate e ascoltano musica ad alto volume fino a notte. I giardini in via Caterina da Forlì e in piazzale Bande Nere sono invece territorio di clochard e gruppi di immigrati, che bivaccano e si ubriacano, creando un problema igienico, perché lasciano tutti i rifiuti a terra». Nel novembre scorso una petizione con 216 firme è stata presentata in Comune. Chiedeva controlli e multe per chi non rispetta il regolamento di utilizzo dei parchi e anche una maggiore illuminazione per i giardini in piazzale delle Bande Nere. «Purtroppo non è cambiato nulla, anzi la situazione è peggiorata — spiega Andrea Gaeta, promotore della petizione —. Nel nostro condominio, dopo furti e danneggiamenti ai garage, abbiamo deliberato di posizionare le telecamere. Io sono abito qui dal 2011. Era una zona molto bella, piena di verde, perfetta per una famiglia. La stanno trasformando in una discarica e questo rischia di far calare anche il valore degli immobili». La situazione è nota alla Polizia locale. «Dal 10 maggio al 1 luglio, nei parchi di via Caterina da Forlì sono stati fatti 37 controlli in orario diurno — replicano dall’assessorato alla Sicurezza —. In venti casi si sono conclusi con sanzioni o allontanamenti. Diciassette controlli hanno avuto invece esito negativo».