«Fuori gli abusivi poi risorse e lavori Obiettivo legalità»
I primi cento giorni del governatore Fontana «Linee pendolari, gli azionisti non cambiano»
«Abbiamo rispettato le promesse fatte in campagna elettorale. Da ieri, ad esempio, i lombardi pagano la metà il ticket sanitario regionale. E ancora, grazie a uno stanziamento di oltre 35 milioni, abbiamo potuto allargare la platea delle famiglie che potranno beneficiare dei nidi gratis per i propri bimbi». Tracciando il classico e simbolico bilancio dei primi cento giorni, il presidente della Regione Attilio Fontana non fa nulla per mascherare la propria soddisfazione. Ma ammette lui stesso che, tra tutti, il nodo che gli darebbe più soddisfazione sciogliere è proprio quello che riguarda il trasporto ferroviario. «Permettere ai tanti pendolari lombardi di viaggiare degnamente, come è loro diritto, è un obiettivo che tengo molto a raggiungere».
Presidente, a questo proposito come è andato l’incontro con l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini? «Bene, molto bene. Abbiamo presentato la nostra controproposta a Mazzoncini. Aspettiamo le sue valutazioni. La soluzione è vicina, credo che già la settimana prossima arriveremo a un accordo quadro. Qualcosa che consente di realizzare sia gli intendimenti di Mazzoncini sia i nostri».
Arriverà un terzo soggetto in Trenord?
«No, nessun nuovo soggetto, gli azionisti restano quelli attuali».
Però lei ha sempre affermato l’intenzione di non cedere il controllo dell’azienda, come invece avrebbe voluto Trenitalia in cambio degli investimenti per comprare 161 nuovi treni... «E lo confermo, non perderemo il controllo di Trenord. Di più non mi faccia dire. Ormai è questione di poco».
Allora, sempre a proposito di mobilità, parliamo anche di strade. La Pedemontana riparte?
«Ci sono ancora questioni societarie da chiarire, ma di sicuro ripartiremo con i lavori e la completeremo. Non lasciamo di certo a metà un’opera così importante, che rivelerà tutta la sua utilità quando si collegherà alla A4». E per quanto riguarda il resto della rete?
«Sulla gestione delle strade abbiamo voluto restituire la competenza delle province, anche perché ci sembra giusto confermare il ruolo operativo di queste istituzioni su uno dei loro compiti residui. Poi credo che si dovrà anche rivedere la legge Delrio».
Ma oltre alle competenze avranno anche le risorse per occuparsi delle strade? «La Regione da sola ha messo a disposizione 15 milioni all’anno per tre anni e poi c’è anche lo Stato. Tra l’altro dei duemila chilometri di strade lombarde circa la metà fanno capo all’Anas».
Ci sono anche i soldi per sistemare i ponti a rischio?
«Anche su questo esistono competenze statali. Ma comunque la Regione non lascia solo nessuno. I ponti vanno sistemati e lo faremo».
Da sistemare ci sono anche tante case popolari dell’Aler...
«E anche su questo abbiamo già dimostrato la massima volontà di ragionare e intervenire. Bisogna recuperare la qualità dell’abitare ma anche la legalità, come è avvenuto a Zingonia. Ce lo chiedono gli stessi inquilini dei caseggiati più sofferenti per l’abusivismo. Sono loro a dire che prima di spendere soldi per le riqualificazioni conviene bonificare le situazioni illegali».
Pedemontana
Ci sono ancora questioni societarie da chiarire, ma ripartiremo con i cantieri e la completeremo