Il tesoro-acqua nel racconto della centrale
Spazio polifunzionale in via Cenisio. «Focus sulla sostenibilità»
Dal grande salone bianco sono sparite le macchine che nel secolo scorso pompavano acqua nelle case al ritmo di 300 litri al secondo. Qualche cimelio è rimasto all’ingresso, a memoria del passato. Ora comincia un nuovo capitolo per la Centrale di via Cenisio 39. Attiva dal 1906 come impianto dell’acquedotto civico, dismessa da decenni, dopo due anni di lavori di Mm si trasforma in uno spazio multifunzionale. Sarà dedicata all’educazione e all’informazione su temi idrici, con tanto di shop per la vendita di gadget e area lettura. Ieri l’inaugurazione ufficiale.
«Un regalo alla città e a tutti quelli che nell’acqua continuano a credere» dice il sindaco Beppe Sala. Il riferimento alla riapertura dei Navigli è evidente. «Da qui passeranno diecimila bambini all’anno per vedere, capire, conoscere — pronostica Davide Corritore, presidente di Mm — metteremo un contatore». Il calendario di attività è già fitto e si rivolge non solo ai piccoli. Si inizia oggi alle 18.30 con un seminario scientifico dedicato al cambiamento climatico e allo scioglimento dei ghiacciai. Domani e dopo due serate musicali, «Blue tube», mentre lunedì in via Cenisio fa tappa la Milanesiana con lo spettacolo di Pietrangelo Buttafuoco.
Un mix di cultura, approfondimento e intrattenimento che proseguirà con cinquanta eventi in programma da qui a dicembre e possibili grazie alla collaborazione con la facoltà di Agraria della Statale, l’Acquario, la fondazione Feltrinelli, il museo di Storia Naturale e il Fai. Con quest’ultimo partner è già in corso un’iniziativa più ampia che prevede l’apertura di 31 centrali, esempi di archeologia industriale. L’obiettivo di fondo è educare alla corretta gestione dell’acqua e rimarcarne i molteplici usi ecologici. «Il servizio idrico milanese è un modello di sostenibilità ambientale — secondo Stefano Cetti, dg di Mm —. L’acqua usata nelle case viene depurata e reimpiegata in agricoltura. E i fanghi possono produrre energia». Mentre l’assessore all’Ambiente Marco Granelli punta sulle risorse idriche come alternativa ai combustibili fossili «per superare la fatica che viviamo sull’inquinamento dell’aria».
La rivalutazione del patrimonio di Mm non si ferma qui. Tra le prossime iniziative c’è la realizzazione di quindici tavole a fumetti con protagonisti i «draghi verdi», ovvero le storiche fontanelle che punteggiano le strade e le piazze cittadine. A curare il progetto è Matteo Stefanelli, docente di Linguaggi audiovisivi all’università Cattolica. «Abbiamo selezionato disegnatori — racconta — che avessero un rapporto particolare con Milano o con l’acqua». Qualche nome? Paolo Bacilieri, Massimo Giacon, Davide Toffolo, Alessandro Baronciani, Fraffrog, Adam Tempesta. Le loro opere saranno trasformate in pannelli da posizionare accanto alle vedovelle a settembre. «Un lavoro di allegria comunicativa che mescola target e sensibilità diversi».