Pioltello, tra i binari buco di due centimetri Ieri fermo 1 treno su 3
L’indagine e lo sciopero
Uno spazio di due centimetri tra le rotaie. Le verifiche sul disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio scorso danno i primi risultati. Gli accertamenti irripetibili della consulenza disposta dalla Procura di Milano, a cui hanno preso parte anche i consulenti delle difese e delle parti offese, si sono concentrati sui pezzi di rotaia uniti dal giunto in cattivo stato, nel cosiddetto «punto zero» dove si staccò un tratto di binario di 23 centimetri. E qui hanno individuato un «buco». Ancora da capire se si sia creato prima, durante o dopo il deragliamento. Si continuerà il 23 luglio con l’analisi della parte di rotaia saltata.
Proseguono anche i disagi per i pendolari. Ieri cancellato un treno su tre per lo sciopero indetto dall’Orsa. Per Trenord l’adesione del personale è stata del 17 per cento (70 per Orsa), con quasi 500 corse soppresse. Motivo dell’agitazione lo scontro tra azienda e sindacato su assenteismi e permessi lavorativi per l’assistenza di parenti malati.
Il futuro del trasporto lombardo su rotaia intanto si delinea. Il «divorzio» tra Fnm e Trenitalia, che possiedono Trenord, sembra certo. Il consigliere di Fnm Giuseppe Bonomi parla di uno scenario con «due diverse imprese ferroviarie». A quella guidata da Fnm dovrebbe spettare il 45 per cento delle linee, il resto a Trenitalia. Il piano si concluderà in due mesi. Sul fronte sicurezza, denunciato l’uomo che domenica ha aggredito un capotreno a Lecco. È un richiedente asilo di 25 anni.