Il San Raffaele sposta l’università nell’area ex Falck
Città della Salute, slitta la firma del contratto
L’ipotesi è di trasferire nel giro di 5 anni l’Università Vita-Salute del San Raffaele sulle ex acciaierie Falck di Sesto, un’area in corso di riqualificazione. Il gruppo San Donato della famiglia Rotelli è pronto ad acquistare 75 mila metri quadrati per un costo all’incirca di 30 milioni di euro. A Sesto è destinata a sorgere anche la Città della Salute, ma la crisi dell’impresa che ha vinto l’appalto, Condotte, fa slittare di altri sei mesi il cronoprogramma.
Dal 29 marzo 1996 l’ateneo, con i suoi oltre tremila studenti cresciuti anno dopo anno, è sotto il Cupolone su cui svetta l’arcangelo Gabriele, simbolo dell’epoca di don Luigi Verzé. Ora l’ipotesi è di trasferire nel giro di cinque anni l’Università Vita Salute del San Raffaele sulle ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni: «In questi giorni è uscita la delibera del ministero dell’Istruzione che ci attribuisce per il primo anno di Medicina 160 posti per gli studenti, contro i 115 precedenti. Lo Stato crede in noi. E noi vogliamo dare ai nostri studenti una sede che sia all’avanguardia, perché in questo momento sono un po’ sacrificati».
Mercoledì scorso durante una cena con mondo della sanità, della politica e delle finanza, Paolo Rotelli spiega i progetti di espansione del Gruppo San Donato che appartiene alla famiglia e che tra i suoi 18 ospedali dal gennaio 2012 vanta il San Raffaele. Non solo: da una manciata di giorni Rotelli è alla guida anche del consiglio di amministrazione dell’ateneo. L’idea è di acquistare per una cifra che, secondo fonti qualificate, ruota intorno ai trenta milioni di euro, oltre 75 mila metri quadrati dei terreni su cui un tempo sorgevano le acciaierie Falck e ora di proprietà della società MilanoSesto guidata dall’imprenditore Davide Bizzi.
Prendono forma i piani di Rotelli anticipati dal Corriere lo scorso dicembre. Sull’area traslocherà anche Ville Turro, un distaccamento del San Raffaele con quasi 400 posti letto dove si concentrano le Neuroscienze, l’Urologia, la Radiologia, le Malattie infettive, insieme ad attività ambulatoriali multidisciplinari e prelievi di laboratorio. Sono sette palazzine che oggi si trovano all’interno del parco di via Stamira D’Ancona 20. Il progetto è affidato allo studio di architettura Mario Cucinella e procede di pari passo con i piani di bonifica dell’area e i permessi di costruzione da concludersi, almeno nelle intenzioni di MilanoSesto, entro l’autunno 2019. Il veicolo societario con cui è stato siglato l’accordo è la Velca: entro il 5 luglio la famiglia Rotel-
li poteva esercitare un diritto di recesso. Non avendolo fatto, il contratto di acquisto dell’area è destinato a essere firmato a breve. «Si va avanti col progetto — dice Rotelli —. Abbiamo le idee molto chiare: ci facciamo il San Raffaele 2».
L’università Vita Salute vanta le facoltà di Medicina (con corsi di laurea anche in odontoiatria e fisioterapia), Psicologia e Filosofia. Rotelli parla di un sistema di navette per collegare Sesto al San Raffaele. «L’unica cosa impossibile da spostare — dice — è la ricerca». E insiste: «Dal punto di vista dell’insegnamento clinico e della didattica, il San Raffaele è fra i migliori. Gli studenti universitari sono estremamente felici di interagire con i numeri uno in Italia. Ma si può fare ancora meglio. Dobbiamo passare dall’insegnamento tradizionale a qualcosa di molto più digitalizzato e interattivo. L’idea è di andare a copiare, compatibilmente con le regole italiane, quello che fanno i campus più informatizzati e moderni d’Europa, come quello di Delft in Olanda». Ma tra più d’un professore della facoltà di Medicina c’è perplessità sull’idea di separare la didattica dalla clinica, concentrata per le specialità più importanti proprio in via Olgettina, sede al momento sia dell’ateneo sia dell’ospedale: gli studenti devono andare a lezione e contemporaneamente fare pratica e i prof devono insegnare e operare. Del resto, il progetto è solo agli inizi.