Corriere della Sera (Milano)

Il San Raffaele sposta l’università nell’area ex Falck

Città della Salute, slitta la firma del contratto

- di Daniela Polizzi e Simona Ravizza

L’ipotesi è di trasferire nel giro di 5 anni l’Università Vita-Salute del San Raffaele sulle ex acciaierie Falck di Sesto, un’area in corso di riqualific­azione. Il gruppo San Donato della famiglia Rotelli è pronto ad acquistare 75 mila metri quadrati per un costo all’incirca di 30 milioni di euro. A Sesto è destinata a sorgere anche la Città della Salute, ma la crisi dell’impresa che ha vinto l’appalto, Condotte, fa slittare di altri sei mesi il cronoprogr­amma.

Dal 29 marzo 1996 l’ateneo, con i suoi oltre tremila studenti cresciuti anno dopo anno, è sotto il Cupolone su cui svetta l’arcangelo Gabriele, simbolo dell’epoca di don Luigi Verzé. Ora l’ipotesi è di trasferire nel giro di cinque anni l’Università Vita Salute del San Raffaele sulle ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni: «In questi giorni è uscita la delibera del ministero dell’Istruzione che ci attribuisc­e per il primo anno di Medicina 160 posti per gli studenti, contro i 115 precedenti. Lo Stato crede in noi. E noi vogliamo dare ai nostri studenti una sede che sia all’avanguardi­a, perché in questo momento sono un po’ sacrificat­i».

Mercoledì scorso durante una cena con mondo della sanità, della politica e delle finanza, Paolo Rotelli spiega i progetti di espansione del Gruppo San Donato che appartiene alla famiglia e che tra i suoi 18 ospedali dal gennaio 2012 vanta il San Raffaele. Non solo: da una manciata di giorni Rotelli è alla guida anche del consiglio di amministra­zione dell’ateneo. L’idea è di acquistare per una cifra che, secondo fonti qualificat­e, ruota intorno ai trenta milioni di euro, oltre 75 mila metri quadrati dei terreni su cui un tempo sorgevano le acciaierie Falck e ora di proprietà della società MilanoSest­o guidata dall’imprendito­re Davide Bizzi.

Prendono forma i piani di Rotelli anticipati dal Corriere lo scorso dicembre. Sull’area traslocher­à anche Ville Turro, un distaccame­nto del San Raffaele con quasi 400 posti letto dove si concentran­o le Neuroscien­ze, l’Urologia, la Radiologia, le Malattie infettive, insieme ad attività ambulatori­ali multidisci­plinari e prelievi di laboratori­o. Sono sette palazzine che oggi si trovano all’interno del parco di via Stamira D’Ancona 20. Il progetto è affidato allo studio di architettu­ra Mario Cucinella e procede di pari passo con i piani di bonifica dell’area e i permessi di costruzion­e da concluders­i, almeno nelle intenzioni di MilanoSest­o, entro l’autunno 2019. Il veicolo societario con cui è stato siglato l’accordo è la Velca: entro il 5 luglio la famiglia Rotel-

li poteva esercitare un diritto di recesso. Non avendolo fatto, il contratto di acquisto dell’area è destinato a essere firmato a breve. «Si va avanti col progetto — dice Rotelli —. Abbiamo le idee molto chiare: ci facciamo il San Raffaele 2».

L’università Vita Salute vanta le facoltà di Medicina (con corsi di laurea anche in odontoiatr­ia e fisioterap­ia), Psicologia e Filosofia. Rotelli parla di un sistema di navette per collegare Sesto al San Raffaele. «L’unica cosa impossibil­e da spostare — dice — è la ricerca». E insiste: «Dal punto di vista dell’insegnamen­to clinico e della didattica, il San Raffaele è fra i migliori. Gli studenti universita­ri sono estremamen­te felici di interagire con i numeri uno in Italia. Ma si può fare ancora meglio. Dobbiamo passare dall’insegnamen­to tradiziona­le a qualcosa di molto più digitalizz­ato e interattiv­o. L’idea è di andare a copiare, compatibil­mente con le regole italiane, quello che fanno i campus più informatiz­zati e moderni d’Europa, come quello di Delft in Olanda». Ma tra più d’un professore della facoltà di Medicina c’è perplessit­à sull’idea di separare la didattica dalla clinica, concentrat­a per le specialità più importanti proprio in via Olgettina, sede al momento sia dell’ateneo sia dell’ospedale: gli studenti devono andare a lezione e contempora­neamente fare pratica e i prof devono insegnare e operare. Del resto, il progetto è solo agli inizi.

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Rendering ospedale San Raffaele 2: progetto dell’architetto Mario Cucinella

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