L’edicolante che salva i libri e li fa «adottare» dai clienti
Il successo del chiosco di Paderno trasformato in una biblioteca
«La passione per i libri — scrive Mallarmé — è come una storia d’amore». Quando finisce, non si ha il coraggio di «scaricarli». Ma se ad «adottarli» c’è la giornalaia Renza Doda, allora trasgredire alla regola diventa più facile. Da un anno l’edicolante ha iniziato a raccogliere i vecchi libri che nessuno voleva più. E così la sua storica edicola di via Coti Zelati è diventata simile a una libreria. Con tanto di scaffali e centinaia di volumi riposti sui ripiani di legno. Le regole però sono diverse da quelle di un negozio di libri. Qui si trovano solo testi usati, e non si vende niente. Chiunque può entrare e prendere ciò che desidera. Ogni giorno sono decine le persone che entrano alla ricerca di un «vecchio amico» di carta. Un successo che ha rivitalizzato anche l’edicola: molti, dopo aver riempito una sacca di tela con tomi ingialliti, acquistano un quotidiano o una rivista.
«Tutto è cominciato quando un noto medico di Paderno Dugnano morì improvvisamente», ricorda Renza. Bibliomane, aveva lasciato in eredità cinquecento volumi. Ma la figlia, che viveva in un piccolo appartamento, non sapeva dove metterli. « Mi chiese aiuto e io risposi quasi d’impeto: li prendo io. La sola idea che finissero al macero mi faceva piangere il cuore». La ricca collezione riempì una buona metà dell’edicola. «Non sapevo cosa farmene». La soluzione la suggerì una cliente: «Posso prenderne uno?». L’edicolante glielo regalò con un sorriso. E, senza saperlo, l’idea della «biblioteca» di vecchi libri era nata. Se i «clienti» sono tanti, non mancano i «fornitori». «Quasi ogni giorno arriva qualcuno con un paio di borse piene di libri» da lasciare in affido. C’è anche chi chiama Renza per svuotare l’appartamento. «Un giorno — racconta l’edicolante — ho ricevuto una telefonata dall’addetto della piazzola ecologica». Qualcuno aveva scaricato fuori dalla piattaforma di via Parma una collinetta di antichi volumi. «Li ho caricati sull’auto e ora hanno tutti un nuovo padrone adottivo».
Gianna, una studentessa di 22 anni, entra in edicola e preleva una biografia di Malcom X, un romanzo di Sepúlveda, una raccolta di racconti di Stephen King ancora rilegata con copertina rigida e un saggio satirico di Gino e Michele. Nel suo paniere finiscono pure altri libri più malandati, tra cui classici come «L’amante di Lady Chatterley» e «Madame Bovary».
All’edicola salva libri è possibile fare prenotazioni: «Un insegnante è a caccia solo di volumi storici. Ogni volta che ne arriva uno, gli telefono e lui corre qui». «Un vecchio volume con il dorso impolverato o la copertina macchiata — secondo Magda, professoressa di Lettere in un liceo — è perfino più affascinante di un libro nuovo: sul frontespizio spesso ci sono dediche, o la firma di chi li ha comprati e le loro pagine sono intrise di vita».