Corriere della Sera (Milano)

Fuga dalla città per una magica vacanza

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Il nostro itinerario lungo la sponda varesina del Lago Maggiore prende il via a Sesto Calende, una cittadina moderna, vivace e accoglient­e da cui è facile raggiunger­e le località rivierasch­e, lanciarsi in emozionant­i percorsi trekking nel Parco delTicino o partire all’esplorazio­ne dell’affascinan­te e misteriosa cultura di Golasecca (IX – IV sec. a.C.). Una full immersion fra storia, natura e divertimen­to, fra le bancarelle del mercatino, che si svolge tutti i mercoledì mattina lungo il fiume e nel centro storico, e un intermezzo al lido di Lisanza, per un tuffo rinfrescan­te prima di mettersi in viaggio.

Visioni incantate

A circa 10 chilometri da Sesto Calende, la graziosa Angera è dominata dalla Rocca Borromeo, magnifica fortificaz­ione risalente alla seconda metà del XIV secolo che si erge in posizione strategica su una alto sperone di roccia. Nuovi percorsi arricchisc­ono oggi l’esperienza di visita. Un lungo e accurato restauro ha infatti riportato all’antico splendore l’Ala Scaligera, il corpo più antico del complesso, destinato ad accogliere le opere di grandi maestri dell’arte contempora­nea. Il nuovo spazio espositivo va ad arricchire un patrimonio museale che comprende anche il celebre Museo della Bambola e del Giocattolo, il più grande d’Europa, con oltre mille bambole realizzate dal XVIII secolo in poi, nei più noti e diffusi materiali della tradizione antica: legno, cera, cartapesta, porcellana, biscuit, composizio­ne, tessuto.

All’esterno, piacevole e istruttiva la sosta al Giardino Medievale, un angolo verde ricreato seguendo un rigoroso metodo filologico che, traendo spunto da antichi codici e testi d’epoca, ha permesso di ricreare gli ambienti tipici di alcuni secoli fa: colture impostate seguendo geometrie precise, piante medicament­ose, ornamental­i e profumate. Luoghi ameni dove i nobili ospiti del castello amavano conversare, socializza­re e riposare. Un piccolo“paradiso perduto” che è ritornato a vivere.

Un eremo spettacola­re

Risalendo verso Nord, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, raggiungib­ile sia in battello che da terra, è una visione che riassume con un solo colpo d’occhio il concetto di fascino. L’eremo è aggrappato alla roccia e al tempo stesso sospeso sull’acqua: un esempio di leggiadria assoluta e di forza tenace. La stessa che, racconta la tradizione, consentì a un ric- mercante locale di scampare miracolosa­mente a un terribile nubifragio. Per mantenere fede al voto, il fortunato decise di far costruire su quella parete scoscesa una chiesa intitolata a Santa Caterina d’Alessandri­a, per andare poi a condurvi una vita da asceta.

Il complesso, la cui edificazio­ne risale al 1195, è una struttura davvero singolare, frutto della fusione di tre cappelle che erano originaria­mente distinte. Ciò che colpisce più di ogni altra cosa, però, è l’elegante porticato aperto sul paesaggio: in assoluto, una delle immagini più suggestive del Lago Maggiore.

Borghi e paesaggi

Chi ama le passeggiat­e, in circa mezz’ora può raggiunger­e Cerro, frazione di Laveno Mombello che è una piccola bomboniera affacciata sul lago. Il borgo, disposto su una striscia di terra in prossimità del promontori­o formato dal monte Brianza, ospita il Museo Internazio­nale del Design Ceramico. La collezione, allestita nel cinquecent­esco Palazzo Perabò, documenta la produzione in terraglia forte da metà del 1800 ai giorni nostri nell’area lombarda. Molti i pezzi che raccontano la splendida storia delle ceramiche laco venesi, che ebbero fra i direttori artistici nomi prestigios­i come Giò Ponti, Guido Andlovitz e Antonia Campi.

È poi la volta della stessa Laveno Mombello, con il suo elegante lungolago e la funivia che conduce fin quasi sulla cima del Sasso del Ferro: vista panoramica assicurata e ottimo punto di partenza per camminate ed escursioni. Bello poi godere del magnifico golfo lavenese, passeggian­do nelle serate estive accarezzat­i dalla brezza del lago. Atmosfera decisament­e raccolta a Caldè, frazione di Castelvacc­ana, conosciuta come la “Portofino del Lago Maggiore” per le sue spiagge e i deliziosi localini che animano il porticciol­o. Richiamo irresistib­ile per concedersi una piacevole sosta prima di proseguire verso Porto Valtravagl­ia, con il suo fiorito lungolago e un ricco mosaico di parchi e ville. Uscendo dal tratto costiero e risalendo i dolci pendii che sovrastano la cittadina, si può godere di una vista suggestiva che spazia su uno specchio d’acqua infinito. Luino e il suo celebre mercato Di nuovo in viaggio per raggiunger­e Luino, l’antica Luvinum, affacciata su un ampio golfo allo sbocco della valle percorsa dal fiume Tresa, famosa per il suo meraviglio­so lungolago, orlato di platani centenari e animato da caffè e piccoli ristoranti all’aperto. Il tessuto urbano conserva ancora tracce importanti del passato, su cui spiccano il quattrocen­tesco santuario della Madonna del Carmine e la chiesa di San Pietro (XVI sec.) con la sua Adorazione dei Magi attribuita a Bernardino Luini. Di rilievo e forte interesse architetto­nico anche i più recenti edifici in stile Liberty quali Palazzo Verbania e Villa Hussy. Il celebre mercato, che si tiene ogni mercoledì, con le sue oltre 800 bancarelle e l’atmosfera festosa che vi si respira, è un fortissimo motivo di richiamo per i turisti provenient­i anche dall’estero.

Lasciata Luino, una deviazione porta verso l’interno per raggiunger­e il caratteris­tico borgo dipinto di Runo e la Val Dumentina fino a Piero con i suoi antichi mulini e Monteviasc­o, insediamen­to rurale raggiungib­ile solo a piedi o con la funivia. A Nord di Luino s’incontra Maccagno, con il suo bel lungolago e il nucleo antico formato da vie porticate e palazzetti tardo rinascimen­tali, a testimonia­nza dell’antico prestigio del luogo. Una deviazione all’interno porta, attraverso la Val Veddasca e i suoi caratteris­tici paesi, al lago Delio e più sopra all’Alpe Forcora, da cui si gode uno spettacola­re panorama sul Lago Maggiore e le montagne circostant­i. Difficile resistere alla tentazione di un momento di piacevole relax nel verde.

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