Due ventenni in ospedale aggrediscono i medici Paura in corsia al Bassini
Cinisello Balsamo
Erano molto probabilmente ubriachi i due ventenni che nella notte tra domenica e ieri sono entrati nel pronto soccorso dell’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo e hanno aggredito tre persone, fra medici e infermieri. Si sono scagliati contro chiunque si parasse loro davanti, colpendoli più volte — per fortuna senza provocare ferite gravi — con calci, sberle e spintoni. Le indagini sono dei carabinieri che starebbero per identificare i responsabili. Sull’episodio è intervenuto anche l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato: «La notte alcuni pronto soccorso sono ormai una zona offlimits, con balordi che con la scusa del codice bianco passano ore dentro le strutture, importunando il personale medico infermieristico e i poveri sventurati che si trovano lì. Serve subito una strategia per mettere in sicurezza questi luoghi con una vigilanza armata o accordi con le forze dell’ordine e una mappatura del rischio che individui le strutture più vulnerabili». passaggio del prefetto Luciana Lamorgese. Ma da iter tecnico, affinché l’operazione si possa compiere totalmente, emessa l’interdittiva lo stesso prefetto chiede al Comune la revoca della licenza per «mancanza dei requisiti morali». Solamente così, il percorso può dirsi definitivo e l’attività imprenditoriale interrompersi. Feletti era proprietaria
L’opposizione
Nel ricorso al Tar i legali sosterranno che il locale è l’unica fonte di reddito per la famiglia
del 99% delle quote e la figlia del restante 1%. Gli «interessi» intorno a «Pancaffè» avevano però una rete più vasta, come appunto svelato da carabinieri e Dia; dunque altissimo era il rischio che quel piccolo e anonimo bar fosse un potenziale grande centro — per il giro del denaro, per il controllo del territorio, per la ricerca del consenso — della ’ndrangheta.