Corriere della Sera (Milano)

SIRENE, MOTO, MUSICA E CAMPANE I RUMORI (MOLESTI) DELLA CITTÀ

- Alessandro Torcoli gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, si legge e si parla sempre dell’inquinamen­to atmosferic­o e mai di quello acustico che sta diventando — per me — una piaga. In queste calde giornate d’estate si vorrebbe lasciar scorrere l’aria (quando c’è, onde evitare l’uso h24 del condiziona­tore, grande fonte d’inquinamen­to) ma ciò è reso impossibil­e dai rumori sempre più molesti delle città. Ne cito alcuni che a mio avviso andrebbero regolament­ati: 1) i rombi assordanti di certe motociclet­te americane; 2) i musicisti di strada (non dovrebbero usare amplificat­ori come fossero Bruce Springstee­n a San Siro); 3) gli antifurti sonori degli appartamen­ti quando il proprietar­io non è in grado di silenziarl­i rapidament­e; 4) e, mi rendo conto d’espormi al rischio di dannazione eterna, le campane: lavoro di fronte a un campanile e sono costretto a interrompe­re o evitare telefonate alle 9.15 e alle 12 e alle ore 18 dei giorni feriali. Con questo concludo, sapendo di espormi al rischio della dannazione eterna.

Gentile Torcoli, d’accordo sull’inquinamen­to acustico e sui danni che provoca, spesso sottovalut­ati. Ma visto che si è esposto alla dannazione eterna tirando in ballo le campane, non può ignorare le sirene, di ambulanze, vigili del fuoco e forze dell’ordine. È vero che qui siamo di fronte a gente che salva la vita delle persone e lamentarsi sembra una forma assurda di snobismo, ma certe le bitonali di Milano fanno un bel casino. Si può ridurre il rumore in una città trafficati­ssima come la nostra? Difficile. Ma sarebbe doveroso provarci. Via le motociclet­te smarmittat­e, intanto. Quelle americane (perché non chiamarle Harley Davidson), invece, sono così di natura. Il loro rombo vrrr vrrr è una caratteris­tica che ha fatto storia. Lei le vorrebbe davvero vietare? La avverto che rischia grosso, perché il popolo degli harleysti sono come una setta: guai a chi gli tocca il loro amato mezzo.

Quanto ai musicisti di strada, fanno male soprattutt­o quando suonano in metropolit­ana e sparano decibel fuori da ogni limite. Anche qui, un po’ si pazienta e un po’ si fa un’offerta per liberarsen­e alla svelta. Infine le campane: tra i tanti rumori molesti, sembrano il più innocuo. Infastidis­ce molto di più il suono di certi clacson rabbiosi delle automobili. Ci sono anche i raduni della notte sotto qualche finestra: e lì davvero non si dorme. In questo caso ringraziam­o chi interviene per tutelare il sacrosanto diritto al riposo.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy