Affreschi, arazzi e scuola di pittura La fucina d’artisti esce dal Castello
In via Giusti 42 il grande portone si apre su un mondo inaspettato, per certi versi magico. Ci sono sale dove si impara la tecnica dell’affresco, dell’arazzo, della pittura. La Scuola superiore d’arte applicata del Castello Sforzesco è una fucina dalla quale sono usciti grandi artisti. Eppure ora apre a tutti. Il «campo estivo» è cominciato.
Se vi capita di passare in via Giusti 42, varcando quel grande portone, avrete la possibilità di entrare in un mondo inaspettato, per certi versi magico. Ci sono le sale dove si impara l’arte dell’affresco, l’arte dell’arazzo, della pittura. Ha una storia antica la Scuola superiore d’arte applicata del Castello Sforzesco, una fucina dalla quale sono usciti artisti e artigiani, pittori e illustratori di fumetti. Linguaggi antichi e moderni per un’istituzione da sempre simbolo della città, nata nel 1882. E in questi giorni le porte si sono aperte, a tutti. Il campo estivo, iniziato il 21 giugno si concluderà il 21 luglio e ha come tema la natura, gli alberi, dal nome simbolico Herbaria. L’orario della scuola va dalle 14 alle 22. Negli orari consultabili sul sito, dove ci si può iscrivere. Ci sono lezioni di vetrata. Incisione, affresco mosaico. Sono più di venti corsi, c’è l’incisione a bulino e il textile design, la realizzazione degli aquiloni e l’acquerello botanico. E allora entrando in una sera d’estate si possono vedere persone di tutte le età che disegnano, ascoltano i consigli del maestro. Una scuola tecnica, dove l’arte si impara facendo e che quest’anno ha deciso di aprirsi ancora di più. Tra i suoi banchi hanno studiato-lavoratoimparato da Piero Fornasetti a Carlo Carrà. E adesso i segreti possono diventare patrimonio anche di chi soltanto vuole tentare di dipingere un albero. Tutto si concluderà con una mostra, alla quale magari farà il suo debutto qualche artista inaspettato. Come quel portone aperto fino a sera tardi.