Ovazioni alla Scala per «Don Chisciotte»
Grande successo per il «Don Chisciotte» di Nureyev, di ritorno alla Scala con la supervisione coreografica di Florence Clerc, ex étoile parigina che, con il marito Charles Jude, apparteneva all’ultimo cerchio magico del russo. Anche per questo, quest’edizione è particolarmente in sintonia con lo spirito del suo autore ed è la più smagliante tra quelle apparse negli ultimi anni al Piermarini, impeccabile nel ritmo a orologeria dei quadri d’insieme, vivida nel delineare i molti caratteri che la animano. La coppia protagonista del primo cast - i primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko - ha affrontato in modo eccellente il balletto, in totale affiatamento di linee e di intenti: lei ha sfoderato calore e vivacità interpretativa per una Kitri/Dulcinea elegante e volitiva, lui è un Basilio che illumina la scena per presenza e brillantezza tecnica. Meritatissime le ovazioni che il pubblico ha riservato alla coppia in stato di grazia, impegnata in una delle prove migliori della carriera. Ma il successo è frutto del gioco di squadra della compagnia nel suo complesso, cui hanno dato smalto Marco Agostino (il matador Espada), , Virna Toppi (la regina della Driadi). Menzione speciale per lo zingaro di Antonino Sutera, garanzia di brio e generosità, e per l’autorevole bacchetta di David Coleman.