Via Gola cancelli la scritta ignobile contro la polizia
In via Gola è comparso un murale che riporta uno slogan oltraggioso nei confronti delle forze dell’ordine. «Difendiamoci dalla polizia», si legge. Questo murale va cancellato: bisogna dire basta all’indifferenza, perché alle forze dell’ordine che difendono i cittadini bisogna dire grazie. Via Gola non è una zona franca e un intervento su quel graffito è doveroso.
Buongiorno,
Da un mesetto circa, sul ponte sul Naviglio Pavese dal lato di via Emilio Gola, è comparso un murale, peraltro bello, ma direi oltraggioso per le forze pubbliche e sicuramente non educativo. Si parla delle occupazioni e, come mostra la fotografia, in basso a destra c’è scritto «difendiamoci dalla polizia». Chiedo la gentilezza, se possibile, di scrivere qualcosa in merito. Ma che segnale diamo alla città? Dobbiamo difenderci dalla polizia? Il messaggio è potenzialmente molto, molto pericoloso… ma per demagogia non viene rimosso! Tanto in quella via e nelle case popolari della zona la legge sicuramente non è quella dello Stato.
Alessandro Antognozzi
Caro Antognozzi,
noi la polizia dobbiamo spesso ringraziarla, insieme a tutti quelli che lavorano perche si possa vivere in condizioni di sicurezza. Per questo la scritta va cancellata: la polizia con le sue irruzioni nelle casbah della zona difende la legalità, violata da abusivi e spacciatori.
Via Gola non è un’area franca per chi traffica droga o minaccia le persone anziane, è la strada di un quartiere popolare della civile città di Milano. Che deve guardare, attraverso chi la governa, l’intero suo territorio senza strabismi.
Non è un compito facile quello di ricucire il centro con gli altri quartieri di Milano: ma è l’operazione più importante dei prossimi anni, il segnale decisivo contro l’indifferenza, l’abbandono, la mancanza di cura che ha lasciato degenerare alcuni situazioni.
Quella scritta indica, con rabbia, che qualcosa e qualcuno si sta muovendo, che prefetto e questore non hanno esitazioni sulle cose da fare. Non dobbiamo difenderci da loro, ma da tutti quelli che fanno dell’illegalità un principio che contrasta con quello che ci è più caro: l’onestà. Nella difesa dei cittadini onesti, vulnerabili e fragili, polizia e carabinieri onorano sempre la loro divisa.