Lite in strada, tassista picchia un agente
Rintracciato e denunciato il conducente. È ancora caccia al passeggero-complice
Violenta lite in strada nella notte tra sabato e ieri in viale Famagosta. Forse per una mancata precedenza, è nato uno scontro tra un tassista e un poliziotto fuori servizio. Il conducente è stato «aiutato» dal passeggero che aveva a bordo. L’agente ha rimediato la rottura del naso. Indaga la polizia, che ha trovato e denunciato il tassista, un uomo con precedenti. Ancora mistero sul cliente.
Il tassista era in servizio (a bordo c’era un passeggero poi divenuto suo complice) e l’agente, che lavora all’aeroporto di Linate, era fuori servizio. All’una della notte tra sabato e ieri, in viale Famagosta all’angolo con via Santander, i tre si sono incrociati. Forse per una mancata precedenza, è iniziato il litigio con insulti e gestacci ognuno all’interno della propria vettura. Dagli abitacoli, la discussione è tracimata nello scontro fisico in strada. A riportare le conseguenze peggiori è stato il poliziotto, che ha rimediato la rottura del naso e una prognosi all’ospedale San Paolo di venti giorni.
Sull’episodio indaga l’Ufficio di prevenzione generale della Questura. Grazie a particolari memorizzati dal poliziotto, gli investigatori sono riusciti a risalire al conducente, legato alla sigla 4040 e personaggio già noto alle forze dell’ordine per precedenti. Quando l’hanno trovato, aveva la camicia sporca di sangue; sulla carrozzeria della vettura c’erano ugualmente delle macchie ematiche a conferma dello scontro. Il tassista, che ha 44 anni, è stato denunciato con l’accusa di violenza, e resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Nel corso della giornata di ieri, è stato ascoltato di nuovo l’agente, che ha 38 anni, per cercare d’avere un quadro più delineato dell’episodio e risalire alle reali responsabilità. Gli investigatori hanno ricercato nella zona delle telecamere per esaminare i filmati che potrebbero aver «registrato» la scena, parzialmente oppure nella sua totalità.
È ancora mistero sul cliente del tassista. È sicuro che ha aiutato il conducente a picchiare il poliziotto. Lo stesso tassista non ha saputo o voluto fornire informazioni utili a rintracciarlo, ma nel caso ci sia stata una prenotazione telefonica la sigla 4040 potrà facilmente recuperare i dati e supportare la ricerca della Questura. Sembra ci siano stati anche dei testimoni, altri automobilisti che a quell’ora e in quella parte di Milano sono transitati e hanno visto frammenti del pestaggio. Un pestaggio molto violento, non solo perché avvenuto in due contro uno. Il tassista, secondo quanto raccontato da alcuni colleghi di sigla, sarebbe uno abituato a farsi «rispettare» con le maniere violente. Oltre ai problemi con la giustizia, l’aggressione potrebbe costargli caro anche in chiave professionale. Dopo aver assestato calci e pugni all’agente, il tassista lo ha lasciato a terra ferito, è risalito velocemente in macchina insieme al passeggero e ha abbandonato viale Famagosta. Nella fuga, la sua macchina — nel frattempo il poliziotto aveva dato l’allarme — ha lasciato ulteriori «tracce», passando sotto gli occhi di altre telecamere, che hanno «facilitato» la sua successiva individuazione da parte dell’Ufficio di prevenzione generale.
Le telecamere L’autore del pestaggio rintracciato grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza