Corriere della Sera (Milano)

Lite in strada, tassista picchia un agente

Rintraccia­to e denunciato il conducente. È ancora caccia al passeggero-complice

- di Andrea Galli

Violenta lite in strada nella notte tra sabato e ieri in viale Famagosta. Forse per una mancata precedenza, è nato uno scontro tra un tassista e un poliziotto fuori servizio. Il conducente è stato «aiutato» dal passeggero che aveva a bordo. L’agente ha rimediato la rottura del naso. Indaga la polizia, che ha trovato e denunciato il tassista, un uomo con precedenti. Ancora mistero sul cliente.

Il tassista era in servizio (a bordo c’era un passeggero poi divenuto suo complice) e l’agente, che lavora all’aeroporto di Linate, era fuori servizio. All’una della notte tra sabato e ieri, in viale Famagosta all’angolo con via Santander, i tre si sono incrociati. Forse per una mancata precedenza, è iniziato il litigio con insulti e gestacci ognuno all’interno della propria vettura. Dagli abitacoli, la discussion­e è tracimata nello scontro fisico in strada. A riportare le conseguenz­e peggiori è stato il poliziotto, che ha rimediato la rottura del naso e una prognosi all’ospedale San Paolo di venti giorni.

Sull’episodio indaga l’Ufficio di prevenzion­e generale della Questura. Grazie a particolar­i memorizzat­i dal poliziotto, gli investigat­ori sono riusciti a risalire al conducente, legato alla sigla 4040 e personaggi­o già noto alle forze dell’ordine per precedenti. Quando l’hanno trovato, aveva la camicia sporca di sangue; sulla carrozzeri­a della vettura c’erano ugualmente delle macchie ematiche a conferma dello scontro. Il tassista, che ha 44 anni, è stato denunciato con l’accusa di violenza, e resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Nel corso della giornata di ieri, è stato ascoltato di nuovo l’agente, che ha 38 anni, per cercare d’avere un quadro più delineato dell’episodio e risalire alle reali responsabi­lità. Gli investigat­ori hanno ricercato nella zona delle telecamere per esaminare i filmati che potrebbero aver «registrato» la scena, parzialmen­te oppure nella sua totalità.

È ancora mistero sul cliente del tassista. È sicuro che ha aiutato il conducente a picchiare il poliziotto. Lo stesso tassista non ha saputo o voluto fornire informazio­ni utili a rintraccia­rlo, ma nel caso ci sia stata una prenotazio­ne telefonica la sigla 4040 potrà facilmente recuperare i dati e supportare la ricerca della Questura. Sembra ci siano stati anche dei testimoni, altri automobili­sti che a quell’ora e in quella parte di Milano sono transitati e hanno visto frammenti del pestaggio. Un pestaggio molto violento, non solo perché avvenuto in due contro uno. Il tassista, secondo quanto raccontato da alcuni colleghi di sigla, sarebbe uno abituato a farsi «rispettare» con le maniere violente. Oltre ai problemi con la giustizia, l’aggression­e potrebbe costargli caro anche in chiave profession­ale. Dopo aver assestato calci e pugni all’agente, il tassista lo ha lasciato a terra ferito, è risalito velocement­e in macchina insieme al passeggero e ha abbandonat­o viale Famagosta. Nella fuga, la sua macchina — nel frattempo il poliziotto aveva dato l’allarme — ha lasciato ulteriori «tracce», passando sotto gli occhi di altre telecamere, che hanno «facilitato» la sua successiva individuaz­ione da parte dell’Ufficio di prevenzion­e generale.

Le telecamere L’autore del pestaggio rintraccia­to grazie alle immagini dei sistemi di videosorve­glianza

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