Benjamin Clementine Da Londra il nuovo soul
Nelle sue canzoni racconta le storie di un’infanzia tormentata, anni difficili in cui, per sconfiggere la solitudine, ha imparato a suonare il piano esercitandosi su una tastiera giocattolo rubata. Un’adolescenza da emarginato che lo porta ad esibirsi come busker dai sobborghi londinesi alla metro di Parigi, dove viene notato e dove inizia quella che sembra una favola moderna. Dopo quegli anni da clochard nelle banlieue, Benjamin Clementine, cantante, pianista e poeta, nato nel 1988 a Londra da genitori ghanesi, con «At Least For Now», il suo primo disco, ha scalato classifiche, fatto incetta di premi (tra cui il Mercury Prize), e ottenuto il plauso di grandi star come Paul McCartney e Stromae. Stasera, questo timido e magro ragazzone alto due metri con i capelli afro alla Basquiat e la voce profonda alla Nina Simone, è il nome di punta di «All around Mi», l’evento che farà esibire sul palco del Circolo Magnolia (via Circ. 41, ore 21,30. Ing. 27 euro) anche James Holden & The Animal Spirits e Venerus. Clementine, che l’anno scorso ha collaborato con Damon Albarn per il disco «Humanz» dei Gorillaz, propone i brani dell’ultimo album porta dal vivo l’ultimo album «I Tell a fly», che viene descritto dallo stesso autore come «la possibile soundtrack immaginaria del volo di due mosche che si sentono escluse da questa folle società razzista e spietata».