Voto «largo» per le Olimpiadi M5S astenuti
Oggi il voto del Consiglio sui Giochi 2016: contrario Rizzo (Sinistra), astensione per i 5 Stelle
Il fronte olimpico milanese non dovrà guardarsi solo dai travagli interiori dei Cinque stelle locali. C’è un altro ostacolo sulla strada verso la desiderata unanimità alla delibera di sostegno alla candidatura ai Giochi invernali del 2026. Nell’aula di Palazzo Marino, oggi, si osserverà anche il banco all’estrema sinistra. Perché se i tre consiglieri pentastellati propendono per l’astensione, il «decano» Basilio Rizzo (Milano in Comune) è sempre più deciso a bocciare quella che considera «una richiesta di fiducia a scatola chiusa». Al di là dei numeri, sarà però la sostanza politica a segnare lo scarto con il contemporaneo voto torinese, imposto dal Coni a tutte le pretendenti. A Milano la maggioranza di centrosinistra darà il suo sì compatto, imbarcando anche gran parte delle opposizioni. Nel capoluogo piemontese, invece, non basterà la sofferta virata dei «ribelli» verso il non voto, dopo infinite trattative, a far passare in secondo piano il fatto che quello che uscirà dal Consiglio comunale di Torino sarà un «sì condizionato» al rispetto di un paio di paletti, smussati ma pur sempre rimasti in delibera. Tornando alla corsa lombarda ai Giochi, ieri l’assessore allo Sport, Roberta Guaineri ha lanciato il suo appello: «Chiamo l’Aula a dare il suo supporto alla nostra città, in modo che Milano possa competere con le altre città del mondo per ottenere questo traguardo. Ma la nostra corsa può andare avanti solo con il pieno sostegno da parte di tutti, e in particolare da parte delle istituzioni». «La nostra sarebbe una candidatura molto forte e solida», ha aggiunto illustrando ai consiglieri i punti di forza del dossier milanese: un indotto che sfiorerebbe i cinque miliardi di euro, 40 mila nuovi posti di lavoro l’anno e costi (300 milioni di euro per le infrastrutture e poco più d’un miliardo per le strutture temporanee e la gestione) «ampiamente coperti» dalle entrate che tra contributo del Cio, vendita dei biglietti, sponsorizzazioni, licenze e merchandising, anzi, «porterebbero un utile a favore del territorio». Bisogna però correre: «Siamo già in ritardo, il Cio sta già iniziando a valutare alcune città internazionali candidate».
I grillini restano scettici. «Ci stiamo ancora confrontando», ammette Gianluca Corrado. Escluso il via libera, il gruppo sta valutando se votare contro o, più probabilmente, astenersi. «Sulla decisione però inciderà di certo la condotta della giunta Sala — aggiunge l’eletto pentastellato — che ci ha negato la possibilità di visionare il pre-dossier, ma è difficile comprendere come si possa dare un voto consapevole senza». La stessa obiezione sollevata ieri da Rizzo, tornato a invocare la consegna di tutta la documentazione e pronto a presentare una manciata di emendamenti.
Chi si schiera a favore è l’ex sindaco Letizia Moratti, che ricorda la prova dell’Expo 2015. «La città ha dimostrato di saper organizzare un grande evento e ha tutte le caratteristiche per concorrere a essere sede delle Olimpiadi. Sono sicura che il governo sceglierà la candidatura migliore».