Corriere della Sera (Milano)

Sbaglia manovra e uccide una donna Indagine dei vigili: patente «fantasma»

Via Bisceglie

- C. Giu.

Una manovra sbagliata, un incidente. Nessun gesto volontario. Ma tante domande ancora senza risposta nella tragedia che mercoledì sera è costata la vita a Levita Dacillo, 61 anni, originaria delle Filippine. Ad investirla, a bordo di un Suv Dacia Duster, una connaziona­le di 51 anni. La donna si trovava in un’area privata di via Bisceglie, 74, dietro alla società di security Folgore, quasi al confine con Corsico e Cesano Boscone, dove si trova un centro di preghiera frequentat­o da filippini. La vittima è stata investita mentre si trovava con altre tre persone fuori dall’edificio, seduta tranquilla­mente ai tavolini sotto a un gazebo.

All’origine dell’incidente una manovra sbagliata. Sembra infatti che la donna alla guida stesse spostando la macchina nel parcheggio quando per errore avrebbe premuto l’accelerato­re al posto del freno perdendo il controllo della vettura e travolgend­o gli altri fedeli. I tre feriti non sono gravi, tra loro anche un bambino di 10 anni che è stato estratto praticamen­te illeso da sotto la vettura. Solo lievemente più gravi, invece, le condizioni di un 41enne e di altre due donne di 38 e 51. Sono stati tutti portati in ospedale in codice giallo.

Da subito sono apparse ben più gravi le condizioni della vittima che è stata rianimata sul posto dai medici del 118 ed è morta poche ore dopo l’incidente all’ospedale San Carlo. Tutto si è verificato mercoledì sera intorno alle 21.30.

Sulla morte di Levita Dacillo restano però alcuni punti ancora oscuri che saranno chiariti nei prossimi giorni dalle indagini coordinate dal sostituto procurator­e Mauro Clerici. L’investitri­ce è stata denunciata per omicidio stradale, anche se resta da valutare l’area nella quale è accaduto l’incidente. Tutto è infatti accaduto all’interno di un parcheggio, quindi in un’area privata condominia­le.

Altro aspetto da chiarire — e questo non è un dettaglio da poco — sembra che la 51enne non avesse la patente. Non è chiaro però se in realtà la donna fosse in possesso di una patente filippina mai convertita. Oppure se davvero non abbia mai conseguito il documento di guida nel suo Paese. L’investitri­ce era sotto choc e ha fatto fatica a spiegare cosa realmente successo.

Le indagini sono condotte dagli investigat­ori del Radiomobil­e della polizia locale. Ma in un primo momento, proprio per verificare che non si trattasse di un atto volontario, erano intervenut­i anche i carabinier­i. Poi, grazie alle testimonia­nze degli altri fedeli, è stato possibile ricostruir­e come in effetti la donna abbia davvero sbagliato a premere i pedali. Un errore costato la vita alla 61enne.

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Il Dacia Duster dopo lo schianto in un’area privata di via Bisceglie 74, dove si trova un centro di preghiera frequentat­o da filippini
Il luogo Il Dacia Duster dopo lo schianto in un’area privata di via Bisceglie 74, dove si trova un centro di preghiera frequentat­o da filippini

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