I Re di Shakespeare diventano un serial Al via l’«Enrico V»
Shakespeare, Episodio 2. Da oggi fino al 23 luglio, riprendono al Teatro Franco Parenti (via Pier Lombardo 14, e 20/15 + prev.) le prove aperte di «Who is the King» (debutto in prima nazionale il 9 ottobre), il bel progetto di Andrea Baracco, Lino Musella e Paolo Mazzarelli (questi due ultimi firmano anche drammaturgia e regia) che «serializza» per il palco otto opere del Cigno di Avon: «Riccardo II», «Enrico IV» parte I e II, «Enrico V», «Enrico VI» parte I, II e III, «Riccardo III». Otto drammi che raccontano più di un secolo di storia di Inghilterra (dal 1370 al 1490 circa), condensandolo in una saga epica (quattro spettacoli, da presentare nel corso di due triennalità) al cui centro c’è l’indagine sul rapporto tra uomo e potere. Nell’Episodio 2 il regno dell’anziano Re Enrico IV è messo a dura prova da una serie di circostanze: mentre da un lato il figlio Enrico continua nel suo viaggio verso la perdizione con il gruppo di Gianni Falstaff, a corte una congiura, capitanata da un giovanissimo guerriero di nome Hotspur, minaccia il sovrano, costringendolo a chiedere aiuto proprio a Enrico, quel figlio odiato e rinnegato che tanti dolori gli ha dato in vita. L’incontro tra padre e figlio — il Re e il principe — cambierà però la storia, anche perché nel frattempo arriva la guerra. Con l’inizio del conflitto si chiude l’Episodio 2 e si semina il germe di un mondo nuovo: quello che — negli Episodi 3 e 4 — diventerà il mondo di Re Enrico V.