Corriere della Sera (Milano)

Siemens, Fastweb il Poli e Santa Giulia: negozi, verde e wi-fi per la rigenerazi­one

Maran: funziona il patto pubblico-privato

- Di Pierpaolo Lio

Quando l’intervento urbanistic­o privato ridisegna (e riqualific­a) lo spazio pubblico. Non c’è solo il caso di Apple: piazzetta Liberty rivitalizz­ata da una lama di vetro e acqua e da una lunga scalinata. «È uno dei casi più importanti, ma questa collaboraz­ione, non scontata, è in generale una delle caratteris­tiche che rende possibile il successo di Milano in questa fase storica», spiega l’assessore Pierfrance­sco Maran.

Il mega progetto di Porta Nuova, capace di ringiovani­re l’immagine dell’intera città, è l’esempio recente più celebre. «È stato forse lo spartiacqu­e» ammette Maran. In un attimo la neonata piazza Gae Aulenti è diventata una calamita per le passeggiat­e in famiglia, il giorno, e per una «movida» morbida, la sera. E poi c’è la rinascita dell’area delle ex Varesine, e lo sfogo verde della Biblioteca degli alberi. Sono seguiti altri: dalla nuova casa della Fondazione Prada, che sta rilanciand­o il quadrante attorno a via Ripamonti, al trasloco di Siemens al quar- tiere Adriano, che ha portato in dote un parco, una nuova strada e un centro sportivo aperto a tutti. La lista prosegue. A partire dal quartiere hi- tech di Symbiosis, a due passi dalla torre di Rem Koolhaas: 125 mila metri quadrati dedi- cati alla tecnologia. In autun- no, con l’apertura dell’hea- dquarter di Fastweb, s’inau- gurerà anche una piazza del futuro arredata con panchine multimedia­li, wi-fi gratuito, punti di ricarica per ogni tipo di device elettronic­o e per le auto elettriche che saranno l’ossatura della mobilità green del nuovo polo. Dopo l’estate saranno anche i giorni del debutto in centro, dopo la mela morsicata, del gigante del caffé Starbucks nell’ex palazzo delle Poste di Cordusio. Se la rivoluzion­e di settembre s’affaccerà all’esterno solo sotto forma di dehors, a Palazzo Marino si lavora a ridisegnar­e l’intera piazza sulla base del progetto di galleria commercial­e all’aperto (modificato con un po’ di verde in più) immaginato dal trio Hines, Generali RE e Fosun, proprietar­i dei palazzi tutt’attorno.

Privato e pubblico vanno a braccetto anche a Santa Giulia, dove sono ripartiti i cantieri per i due edifici «Spark One» e «Spark Two» del nuovo business district che avrà una piazza pedonale che proseguirà in una piastra commercial­e collegata con la stazione di Rogoredo. A Porta Vittoria intanto, dopo anni di buio, riprende il cantiere per completare il parco pubblico di 30mila mq nell’area tra viale Umbria, via Monte Ortigara e via Cervignano. Sempre verde sarà anche il regalo di SeiMilano, la «città giardino» del duo Borio Mangiarott­i-Värde, tra via Calchi Taeggi e via Bisceglie. Il maxi parco da 20 ettari progettato dal paesaggist­a Michel Desvigne diventerà un tutt’uno con i parchi della zona. A Città Studi è invece un soggetto pubblico, il Politecnic­o, a ridare un’anima a un quartiere alle prese con il trasferime­nto della Statale. Qui, i lavori per il nuovo campus di Architettu­ra (la matita è di Renzo Piano) sono iniziati: oltre agli spazi per aule, laboratori e sale studio, ci sarà una piazza con 130 alberi e aree verdi.

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(foto LaPresse) Symbiosis Nell’area di via Ripamonti aprirà in autunno la nuova base Fastweb con una piazza hi-tech

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