Corriere della Sera (Milano)

Nuovo procedimen­to per l’Old Fashion

Il 25 giugno, prima della chiusura per l’accoltella­mento di Bettarini, nel locale c’era stata un’altra rissa «Nessuna chiamata della security alle forze dell’ordine». La denuncia presentata da due ragazzi feriti

- G. San.

Le due denunce sono state presentate in commissari­ato poco dopo la rissa, avvenuta all’«Old Fashion» nella serata tra il 24 e il 25 giugno, dunque poco meno di una settimana prima che fuori dalla discoteca venisse accoltella­to Niccolò Bettarini, 19 anni, figlio di Simona Ventura e dell’ex calciatore Stefano. È a partire da quelle due denunce che la Divisione polizia amministra­tiva della questura ha avviato un procedimen­to che potrebbe portare alla chiusura del locale, e che va in qualche modo ad accavallar­si alla chiusura d’urgenza già stabilita dopo l’accoltella­mento di Bettarini.

La notizia del nuovo procedimen­to era già filtrata, ma gli atti allegati all’istruttori­a fanno emergere un elemento chiave che permette di collegare le due serate e viene ritenuto primario dalla polizia. L’aggression­e a Bettarini ebbe un prologo all’interno del locale, ma la security della discoteca si limitò ad intervenir­e senza chiamare le forze dell’ordine (fatto che, con l’identifica­zione di chi aveva partecipat­o al primo tempo della lite, avrebbe potuto forse evitare la degenerazi­one con l’accoltella­mento all’esterno).

La discussion­e del 24/25 giugno avvenne invece soltanto all’interno, le due vittime che hanno poi presentato la denuncia hanno avuto più di 15 giorni di prognosi per i colpi subìti, ma anche in quel caso la sicurezza dell’«Old Fashion» si limitò a un intervento per chiudere la faccenda, senza però chiamare polizia e carabinier­i.

La chiusura (30 giorni) dopo l’aggression­e a Bettarini è stata poi sospesa dal Tar al decimo giorno di blocco e sarà discussa nel merito in autunno, anche se nella loro decisione d’urgenza i giudici amministra­tivi hanno riconosciu­to che è stata «plausibile e giustifica­ta l’adozione immediata di un provvedime­nto di sospension­e dell’attività del locale nell’immediatez­za dei gravi fatti», di fatto il segnale immediato firmato dal questore Marcello Cardona. Il nuovo procedimen­to non ha avuto invece motivi d’urgenza, sia perché l’esito della violenza è stato meno grave, sia perché le denunce sono arrivate dopo i fatti. Un elemento chiave, oltre alla mancata comunicazi­one con le forze dell’ordine, sarà comunque che la lite è avvenuta tutta all’interno della discoteca. La Divisione Pas della questura, guidata dalla dirigente Maria Luisa Pellegrino, ha dunque notificato all’«Old Fashion» l’apertura dell’«indagine» per la (presunta) violazione dell’articolo 100 del Tulps, il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Il locale ha inviato le proprie spiegazion­i. La decisione sulla chiusura bis dovrebbe arrivare prima che al Tar sia stato discusso il ricorso per il provvedime­nto al momento sospeso.

Il giorno della riapertura dopo il periodo di sospension­e, nelle prime ore della notte all’«Old Fashion» è entrato e si è fatto fotografar­e anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

 ??  ?? Il questore Marcello Cardona
Il questore Marcello Cardona

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy