Tra i canti popolari degli appennini
La musica ispira, racconta, fa viaggiare. Oggi nel Cortile di Palazzo Reale (p.zza Duomo 12, ore 20.30,€ 8-5) la musica di «Ethno Music Festival», interessante rassegna organizzata dalla Gioventù Musicale Italiana, porta il pubblico tra le vallate appenniniche crocevia di quattro regioni, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Liguria. È lì che risuonano, cadenzate dai cicli delle stagioni esattamente come accadeva cent’anni fa, i canti popolari tipici di società agresti e alpestri, con le loro melodie e i loro strumenti. Piffero e oboe popolare, il violino e la fisarmonica, la mandola e quella particolare varietà di cornamusa che è la piva sono gli strumenti imbracciati dai musicisti dell’ensemble Enerbia, da anni specializzato in questo repertorio «doc», unico quanto a localizzazione geografica e specificità di stile. Il programma che impaginano è un quadro quasi verista di un mondo dal sapore antico e concreto, dove la gente semplice balla ancora a ritmo di giga, alessandrina e piana, canta l’arrivo della bella stagione, i viaggi e l’amore. «Serenin», che dà il titolo al programma, descrive ad esempio la bellezza del cielo estivo nelle prime ore della notte, e dà il la a una ventina di motivi tra cui «Valzer degli sposi», «Ti ricordi quelle sere», «Monferrina in do» e «Donna Lombarda».