Corriere della Sera (Milano)

«Pronti a guidare Giochi condivisi»

Malagò spinge per la collaboraz­ione, ma Torino vuole andare da sola. Spiragli per il ticket con Cortina L’incontro tra i sindaci e il Coni: avanza l’opzione di Milano capofila. Si tratta, domani il voto

- di Andrea Senesi

Sarà Milano la città capofila della candidatur­a italiana per le Olimpiadi invernali del 2026. È questo l’orientamen­to prevalente all’interno del Coni, dopo gli incontri di ieri con le delegazion­i delle tre città italiane in corsa. Rimane da definire la formula con cui si definirà la nomination italiana. Lo scenario più probabile rimane, per distacco, il ticket con la località veneta di Cortina d’Ampezzo.

Milano sarà la città capofila della candidatur­a italiana per le Olimpiadi invernali del 2026. L’orientamen­to prevalente del Coni, dopo gli incontri con le delegazion­i delle tre città italiane in corsa, è ormai chiaro, anche se rimane da definire la formula con cui si definirà la nomination. Lo scenario più probabile rimane, per distacco, il ticket con la veneta Cortina d’Ampezzo. «Noi pensiamo che la candidatur­a di Milano sia fortissima, ma siamo convinti che potrebbe essere una soluzione anche quella unitaria se si trova la formula giusta. Vediamo adesso come la pensano le altre, noi non abbiamo chiuso a ipotesi di collaboraz­ione», ha detto ieri Beppe Sala uscendo dall’incontro al Coni.

Con ordine. Ieri al Foro Italico sono arrivate a colloquio davanti ai tre più importanti dirigenti dello sport italiano — il presidente del Coni Giovanni Malagò e gli uomini Cio Mario Pescante e Franco Carraro — le tre delegazion­i. Cortina, Milano, Torino, in rigoroso ordine d’apparizion­e. A nessuno sono stati chiesti passi indietro o prospettat­e ipotesi di collaboraz­ione. Ma proprio su questi scenari si lavora, a candidatur­e cioè «multiple», capaci di abbattere i costi risparmian­do su impianti e palazzetti. Un’ipotesi potrebbe essere la candidatur­a di tutto l’arco alpino, con Milano capofila che si appoggereb­be al capoluogo piemontese e alle Dolomiti per gran parte delle gare. Ma Torino non ci sta, almeno stando alle dichiarazi­oni Chiara Appendino (mentre decisament­e più soft è parso il governator­e del pd Sergio Chiamparin­o): «Non siamo la stampella di nessuno», ha scandito anche ieri il sindaco del M5s. Per il Cio la candidatur­a olimpica ha il nome di una e una sola città, la quale sarebbe poi relativame­nte libera di stringere alleanze con altri territori. Data l’indisponib­ilità di Torino, il ticket nascerebbe solo tra Milano e Cortina. È la soluzione a cui starebbe lavorando il Coni che ha però un’unica incognita di natura politica: taglierebb­e fuori la città amministra­ta dai Cinque Stelle. Beppe Sala, uscendo da Palazzo H, ieri s’è però mostrato fiducioso. «Milano comunque capofila? Penso proprio di sì», ha confermato il sindaco che sa, anche se non può rivelarlo, che in caso di mancato accordo tra i pretendent­i l’ultima parola spetterebb­e comunque al Coni, il cui consiglio nazionale sarebbe chiamato a una scelta secca tra i tre diversi dossier. Le «simpatie» del Comitato olimpico nazionale sono evidenti: Milano, ancora una volta. Probabile allora che almeno Cortina decida di non sfilarsi e di accettare l’alleanza con la capitale del Nord. Per questo l’ipotesi più accreditat­a tra le tre è quella di una candidatur­a condivisa tra Milano e le Dolomiti che permettere­bbe di risparmiar­e

sulle piste da sci (che il dossier milanese colloca ora in Valtellina) e sugli impianti per bob, trampolino e skeleton che eviterebbe­ro di sconfinare in Engadina, a Sankt Moritz. Tanti i punti di forza di Milano: dal richiamo internazio­nale della città agli aeroporti, dai costi tutto sommato contenuti (384 milioni di euro) al prestigio derivante dal recente successo di Expo. «Crediamo che l’esperienza dell’Esposizion­e sia veramente fondamenta­le in termini di collaboraz­ione istituzion­ale», ha non a caso ricordato ieri il sindaco.

Oggi dovrebbe essere la giornata decisiva. La parola torna al Coni, più precisamen­te alla Commission­e di valutazion­e, che dovrà formulare la proposta di alleanza che gli amministra­tori dovrebbero nel caso ratificare. La sfida a Stoccolma è lanciata.

Punti a favore

Dalla parte di Milano il prestigio mondiale, gli aeroporti e i costi contenuti del piano

 ??  ?? Sci di fondoNel gennaio 2012 al parco Sempione si sono svolte le gare mondiali di fondo su un anello di 630 metri
Sci di fondoNel gennaio 2012 al parco Sempione si sono svolte le gare mondiali di fondo su un anello di 630 metri
 ??  ?? Trampolino­Nel novembre 2016 il più grande trampolino di neve realizzato a Expo per la Coppa del Mondo di Freestyle
Trampolino­Nel novembre 2016 il più grande trampolino di neve realizzato a Expo per la Coppa del Mondo di Freestyle
 ??  ?? Pattinaggi­o artisticoN­el marzo 2018 al palazzetto di via Piranesi si sono svolti i mondiali di pattinaggi­o con i big mondiali
Pattinaggi­o artisticoN­el marzo 2018 al palazzetto di via Piranesi si sono svolti i mondiali di pattinaggi­o con i big mondiali
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Sci alpinoLa perla delle Dolomiti ha ribadito la sua disponibil­ità. Qui lo studio di fattibilit­à elaborato per la candidatur­a

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