Legionella, contagiato un consigliere di Zona 9
Allarme a Bresso
Un campionamento delle tubature di tutti i condomini di Bresso. A caccia della legionella. È quanto l’amministrazione ha stabilito ieri con Ats (ex Asl) e Anaci, associazione degli amministratori di condominio. «Verrà analizzata l’acqua in autoclavi, caldaie e almeno un appartamento per stabile — spiega il neoeletto sindaco Simone Cairo — per verificare se il batterio è presente». La legionella infatti vive in ambienti acquatici tra i 25 e i 45 gradi e si diffonde tramite vapore acqueo, per attaccare i polmoni. Le tubature sono una possibile fonte delle infezioni. L’altra sono le torri di raffreddamento delle industrie. Per questo il Comune ha chiesto alle aziende sul territorio di segnalare la loro presenza e indicare le varie procedure igienicosanitarie applicate. Si cerca disperatamente la causa dei contagi per bloccarli. L’Ats sta svolgendo le analisi su 426 campioni. Dopo i risultati parziali forniti la scorsa settimana (una casa e una fontana contaminate), tra domani e dopo dovrebbero arrivare ulteriori risposte. Intanto continua a salire il numero di malati, 46 dal 10 luglio a ieri, di cui 23 ancora ricoverati tra gli ospedali Niguarda, Sacco, Bassini di Cinisello, Mater Domini di Catanzaro e San Gerardo di Monza. Qui si trova un paziente in condizioni gravi e collegato all’Ecmo, la macchina cuore-polmoni. Altro caso che potrebbe rientrare nel conteggio, quello di Maurizio La Loggia, consigliere forzista del Municipio 9. Entrato al Niguarda il 18 luglio scorso, è stato poi trasferito al Policlinico dove si trova tuttora. Pur risiedendo a Milano, La Loggia frequenta Bresso dove abitano alcuni familiari e potrebbe aver contratto lì l’infezione.