Corriere della Sera (Milano)

Il giro d’affari d’oro della movida: incassato un quinto degli introiti nazionali

Divertimen­to notturno: Milano prima per giro d’affari. Visitatori in crescita del 5,4%

- di Pierpaolo Lio

Milano sul podio per il giro d’affari prodotto dalla movida. Se le imprese coinvolte sono la metà di Roma, poco più di 42 mila, il business del settore raggiunge i 31 miliardi, 4 in più della capitale. Estate record anche per le presenze turistiche, cresciute del 5,4 % rispetto a luglio 2017 e in continua ascesa dopo Expo.

Movida e turismo: il primo è da sempre un asset della città, il secondo è una scoperta di questi ultimi anni dopo il semestre dell’Esposizion­e universale. Il divertimen­to notturno si conferma macchina da primato. I dati elaborati dalla Camera di commercio fotografan­o un settore in salute. Un’impresa italiana su venti legata al settore della movida è di base nel capoluogo lombardo: sono 42.368, in leggera crescita rispetto all’anno scorso, quando erano 41.932, su un totale italiano che supera quota 936mila aziende, di cui 120mila in Lombardia (il 13 per cento del totale nazionale). Ma soprattutt­o, nonostante Roma possa vantare numeri doppi (conta circa 80mila imprese), va a Milano la palma per giro d’affari e numero di addetti. È qui che si muove un quinto dell’intero business del settore: 31 miliardi di euro su circa 150 miliardi, lasciando dietro la Capitale che si ferma a distanza di quattro miliardi di euro. Numeri che garantisco­no un lavoro in città a oltre 274 mila persone sui tre milioni addetti totali del settore. Il fenomeno «nuovo» che si sta registrand­o ormai da tre anni, da quell’Expo 2015 con i suoi 20 e più milioni di visitatori, è la riscoperta di Milano come destinazio­ne turistica. A fornire i dati questa volta è il Comune. Che certifica il mese che si è appena concluso come il più fortunato. A luglio si è infatti toccato il picco assoluto di visitatori: 621.258 presenze in città, con una crescita del 5,4 per cento rispetto a luglio di un anno fa, quando gli arrivi si arrestaron­o a quota 589.232. Non solo record di visitatori: sempre a luglio è anche aumentato il numero di turisti che ha soggiornat­o sul territorio per un periodo di tempo compreso tra gli undici e i venti giorni. «Con l’estate 2018 viene confermato il trend di incremento delle presenze di visitatori in città — commenta l’assessore al Turismo, Roberta Guaineri —. Sono numeri che collocano Milano tra le mete turistiche più ambite a livello globale, come riportato proprio in questi giorni anche dalla stampa internazio­nale che inserisce la nostra città tra le destinazio­ni migliori al mondo dove concedersi anche una vacanza di lusso senza spendere eccessivam­ente». Questi dati, prosegue l’assessore, «premiano il costante impegno di valorizzaz­ione e promozione che l’amministra­zione sta effettuand­o a livello nazionale e internazio­nale» e che è destinato a proseguire il prossimo anno con «un ricco palinsesto per le celebrazio­ni del cinquecent­enario della morte di Leonardo Da Vinci».

Da Palazzo Marino provano anche a tracciare il profilo di quello che appare dai dati come il turista tipo. Il mese test è sempre quello di luglio. L’identikit che emerge? Single, con un’età compresa tra i 30 e i 45 anni, che si ferma in città fino a un massimo di dieci giorni. Sono 269.432, infatti, i visitatori arrivati in città che corrispond­ono a queste caratteris­tiche. Seguono le fasce d’età tra i 45 e i 60 anni (253.501) e quella tra i 19 e 30 anni (194.574). Per quanto riguarda le famiglie, infine, sono state 193.229 le persone arrivate con i propri congiunti.

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(Lapresse) Divertimen­to La folla che nelle ore serali e notturne anima i locali sui Navigli
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