Alcol test e sorveglianza contro i tuffi
Non è solo una questione di business: puntuale, ogni estate, il tema movida riapre, a Milano come altrove, il dossier della difficile convivenza tra il divertimento giovanile e le esigenze di quiete dei residenti delle zone dove si concentrano i locali notturni. Schiamazzi e risse, tappeti di vetri, venditori abusivi, spaccio, sosta selvaggia. Le problematiche e le lamentele dei cittadini sono sempre le stesse. L’area storicamente più critica in città restano i Navigli, con il nuovo epicentro del divertimento rappresentato dalla rinata Darsena. Qui, Palazzo Marino ha riproposto anche per quest’estate l’ordinanza contro il vetro e le lattine (sullo stesso modello del provvedimento adottato per i concerti e i grandi eventi estivi). Vale per i locali, ma anche per i venditori improvvisati d’alcolici e bevande d’ogni genere. Dal Comune segnalano però una mutazione del fenomeno: se durante la sera appare ai vigili diminuito, dall’altra gli agenti della polizia locale hanno registrato un aumento nelle ore notturne, quando il controllo in strada diminuisce. Gli sforzi dei «ghisa» comprendono poi pattuglioni periodici contro la sosta irregolare, posti di blocco con controlli attraverso l’alcol test e un monitoraggio (in borghese) del ponte di San Cristoforo, da un po’ di tempo scelto come trampolino per tuffi goliardici. Alle Colonne di San Lorenzo da giugno è stato invece potenziato il sistema di illuminazione pubblica per aumentare la sicurezza. Mentre nell’area del divertimento alla Triennale rimane attivo il servizio contro la piaga dei parcheggiatori abusivi. Sotto osservazione anche le zone dell’Arco della Pace e di Porta Venezia. Su corso Como, infine, sono attivi i controlli delle forze dell’ordine.