Corriere della Sera (Milano)

Il gondoliere dei Navigli «Porto a Milano il fascino veneziano»

Il business dell’assicurato­re Pagotto: tour richiestis­simi dagli innamorati

- Giovanna Maria Fagnani

Umberto Pagotto ha due anime: quella d’assicurato­re e quella da gondoliere. E, dopo aver recuperato una barca veneziana anni 60, oggi porta lungo il Naviglio gli innamorati. «Ho visto fidanzati inginocchi­arsi per chiedere la mano all’amata. In quel momento si è testimoni di qualcosa di unico» racconta.

Fino a qualche mese fa, galleggiav­a inutilizza­ta da anni nel canale Treporti a Mestre. Costruita negli anni 60, aveva perso molto dell’originaria bellezza. Le intemperie e l’acqua salmastra l’avevano danneggiat­a nella parte superiore. Ma lo scafo era in buone condizioni. Quando Umberto Pagotto, assicurato­re milanese e istruttore di voga veneta e Sergio Passetti, presidente della Canottieri San Cristoforo, l’hanno vista per la prima volta, hanno capito che finalmente l’avevano trovata. Era da due anni che sognavano di portare una vera gondola veneziana a Milano, per avviare anche qui dei corsi di voga veneta. «Una voga particolar­issima, che in città mancava» ricorda Passetti. Così hanno acquistato la barca, l’hanno affidata allo «squero» (il cantiere) del maestro d’ascia Matteo Berton e il 15 dicembre scorso è stata caricata su un tir con direzione Milano. Il giorno dopo, ha avuto il suo battesimo nelle acque del Naviglio, portando a bordo due cantanti lirici, per un concerto d’arie d’opera sull’acqua. Da allora la gondola ha smesso di solcare le acque solo durante l’asciutta. E Pagotto è diventato il gondoliere di Milano. Perché la «regina» delle barche veneziane ha catturato subito l’attenzione di turisti e passanti. I giri sul Naviglio costano circa 80 euro e sono richiestis­simi dagli innamorati. «Ho visto fidanzati inginocchi­arsi e per chiedere la mano alla loro amata, ho assistito a scambi di anelli. In quel momento si è testimoni di qualcosa di grande e unico ed è estremamen­te emozionant­e» racconta il gondoliere.

Pagotto, 58 anni, originario di Treviso, ha preso in mano il remo per la prima volta a 14 anni sul fiume della sua città, il Sile. «Quando lo nomino mi commuovo ancora. Così come c’è stato un po’ di magone quando la nostra gondola ha lasciato per sempre le acque della Laguna. Mi sono reso conto che non avrebbe più rivisto la città per cui era nata«. Ma la tristezza è svanita quando ha visto l’entusiasmo dei suoi corsisti. «Alcuni sono molto bravi. Non sono ancora in grado di condurla nel Naviglio, che è affollato di traghetti e canoisti, ma lo diventeran­no». E anche la gondola non resterà sola: presto altre barche veneziane arriverann­o sul Naviglio. La Reale Società Canottieri Bucintoro saputo dell’iniziativa della San Cristoforo, ha proposto un gemellaggi­o. «Loro ci manderanno una “mascaret” a due posti. E noi abbiamo acquistato una “puparino”. Vogliamo creare un equipaggio di vogatori milanesi che partecipin­o a gare veneziane» dice Passetti. A Venezia esiste anche lo «sciopòn», che deve il suo nome ai cacciatori. «La voga veneta sfrutta il peso del corpo e non solo la forza delle braccia — racconta Pagotto —. Il remo si appoggia su una forcola aperta, perché vogando in laguna va estratto per le manovre di allontanam­ento da muri o altre barche. È difficile imparare a tenere il remo in forcola».

Una gondola è lunga 11 metri e pesa sei quintali. Ha lo scafo piatto per navigare anche su acque alte pochi centimetri. «È un mezzo che tiene la direzione solo se sei in grado di fargliela tenere, scarroccia in continuazi­one». Ognuna è un’opera d’arte, costruita con otto tipi di legno diverso: dal faggio, al rovere all’abete. Ed è l’unica barca asimmetric­a, col fianco destro più corto del sinistro, per compensare la spinta del gondoliere, che arriva sempre da destra. Una gondola nuova costa dai 40 mila euro in su, fino a arrivare a barche da cifre esorbitant­i, con destinazio­ne Dubai. «Passione, emozione, nostalgia, una grande tecnica. Dietro alla decisione di portarne una gondola a Milano ci sono tutte queste cose e io amo spiegarle ai miei viaggiator­i».

 ??  ?? Sull’acqua Umberto Pagotto, 58 anni, originario di Treviso, è assicurato­re e gondoliere del Naviglio
Sull’acqua Umberto Pagotto, 58 anni, originario di Treviso, è assicurato­re e gondoliere del Naviglio
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 ??  ?? La tecnica Umberto Pagotto con la sua gondola passa davanti al vecchio «barcùn» ormeggiato in Darsena. Qui a fianco mentre trasporta due sposi sui canali, all’altezza del ponte di Gaggiano
La tecnica Umberto Pagotto con la sua gondola passa davanti al vecchio «barcùn» ormeggiato in Darsena. Qui a fianco mentre trasporta due sposi sui canali, all’altezza del ponte di Gaggiano

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