Escrementi dei cani, multe grazie al Dna
Malnate, banca dati del Comune: sanzionato chi non aderisce e chi non lascia pulito
AMalnate (Varese) l’amministrazione ha realizzato la mappa del Dna dei cani residenti in città, con l’obiettivo di avere strade più pulite perché libere dagli escrementi. I 2.156 cani sono stati tutti schedati in un database dove figurano anche nomi e cognomi dei proprietari, e soprattutto gli indirizzi, a cui in questi giorni verranno spedite le prime sanzioni. Le multe vanno dai 50 fino ai 75 euro.
VARESE Per molti era quasi una roba da ridere, una missione impossibile. Invece l’amministrazione ce l’ha fatta a realizzare la mappa del Dna dei cani residenti in città, con l’obiettivo di avere strade più pulite perché libere dagli escrementi. E a Malnate, 17.600 abitanti in provincia di Varese, i 2.156 cani sono stati tutti schedati in un data base genetico dove figurano anche nomi e cognomi dei proprietari, e soprattutto gli indirizzi, a cui in questi giorni verranno spedite le prime sanzioni. Le multe vanno dai 50 euro per i proprietari di cani che non hanno effettuato il test, ai 75 euro che dovrà pagare chi, pur avendo fornito il corredo genetico dell’animale, non ha poi provveduto a rimuovere lo sporco dal marciapiede. Forse qualcuno pensava di farla franca. Ma il sistema è infallibile: a casa arriva il verbale, con la norma infranta ma soprattutto il risultato dell’analisi di laboratorio, una vera e propria «pistola fumante» che inchioda il proprietario alle proprie responsabilità.
I campioni biologici vengono prelevati per strada con un cotton fioc dalle guardie Ecozoofile che entrano in azione un paio di volte a settimana. Poi i «tamponi» vengono analizzati in laboratorio e confrontati col DNA del cane a disposizione degli archivi comunali. Gli animali sono stati tutti catalogati con prelievi di saliva avvenuti entro il 31 dicembre dell’anno scorso in due ambulatori veterinari della città. È una vera e propria novità per gli amanti della pulizia e del decoro urbano, che potrebbe presto venir esportata anche fuori dai confini provinciali «tanto che sono già arrivate in municipio un’ottantina di mail da altrettanti Comuni italiani che chiedono informazioni su come attivare il servizio», spiega soddisfatto l’assessore all’Ambiente Giuseppe Riggi.
In paese è in atto una vera e propria rivoluzione culturale. E i malnatesi l’hanno presa bene: sono 7 i proprietari pizzicati per non aver rimosso le feci, e solo 28 i cittadini che non hanno ancora provveduto a portare il cane dal veterinario per fare il test genetico, circa l’1 per cento del totale. «Un progetto che non peserà sul bilancio comunale», ha concluso l’assessore. «Ogni analisi costa 30 euro. Ma abbiamo predisposto una convenzione per cui tutti gli oneri sono a carico dell’azienda che si occupa della pulizia delle strade. L’operatore ha voluto investire sulla prevenzione, facendo cambiare le pessime abitudini di alcuni residenti».
L’assessore
«Altre amministrazioni ci hanno contattato per attivare questo servizio»