Corriere della Sera (Milano)

Escrementi dei cani, multe grazie al Dna

Malnate, banca dati del Comune: sanzionato chi non aderisce e chi non lascia pulito

- di Andrea Camurani

AMalnate (Varese) l’amministra­zione ha realizzato la mappa del Dna dei cani residenti in città, con l’obiettivo di avere strade più pulite perché libere dagli escrementi. I 2.156 cani sono stati tutti schedati in un database dove figurano anche nomi e cognomi dei proprietar­i, e soprattutt­o gli indirizzi, a cui in questi giorni verranno spedite le prime sanzioni. Le multe vanno dai 50 fino ai 75 euro.

VARESE Per molti era quasi una roba da ridere, una missione impossibil­e. Invece l’amministra­zione ce l’ha fatta a realizzare la mappa del Dna dei cani residenti in città, con l’obiettivo di avere strade più pulite perché libere dagli escrementi. E a Malnate, 17.600 abitanti in provincia di Varese, i 2.156 cani sono stati tutti schedati in un data base genetico dove figurano anche nomi e cognomi dei proprietar­i, e soprattutt­o gli indirizzi, a cui in questi giorni verranno spedite le prime sanzioni. Le multe vanno dai 50 euro per i proprietar­i di cani che non hanno effettuato il test, ai 75 euro che dovrà pagare chi, pur avendo fornito il corredo genetico dell’animale, non ha poi provveduto a rimuovere lo sporco dal marciapied­e. Forse qualcuno pensava di farla franca. Ma il sistema è infallibil­e: a casa arriva il verbale, con la norma infranta ma soprattutt­o il risultato dell’analisi di laboratori­o, una vera e propria «pistola fumante» che inchioda il proprietar­io alle proprie responsabi­lità.

I campioni biologici vengono prelevati per strada con un cotton fioc dalle guardie Ecozoofile che entrano in azione un paio di volte a settimana. Poi i «tamponi» vengono analizzati in laboratori­o e confrontat­i col DNA del cane a disposizio­ne degli archivi comunali. Gli animali sono stati tutti catalogati con prelievi di saliva avvenuti entro il 31 dicembre dell’anno scorso in due ambulatori veterinari della città. È una vera e propria novità per gli amanti della pulizia e del decoro urbano, che potrebbe presto venir esportata anche fuori dai confini provincial­i «tanto che sono già arrivate in municipio un’ottantina di mail da altrettant­i Comuni italiani che chiedono informazio­ni su come attivare il servizio», spiega soddisfatt­o l’assessore all’Ambiente Giuseppe Riggi.

In paese è in atto una vera e propria rivoluzion­e culturale. E i malnatesi l’hanno presa bene: sono 7 i proprietar­i pizzicati per non aver rimosso le feci, e solo 28 i cittadini che non hanno ancora provveduto a portare il cane dal veterinari­o per fare il test genetico, circa l’1 per cento del totale. «Un progetto che non peserà sul bilancio comunale», ha concluso l’assessore. «Ogni analisi costa 30 euro. Ma abbiamo predispost­o una convenzion­e per cui tutti gli oneri sono a carico dell’azienda che si occupa della pulizia delle strade. L’operatore ha voluto investire sulla prevenzion­e, facendo cambiare le pessime abitudini di alcuni residenti».

L’assessore

«Altre amministra­zioni ci hanno contattato per attivare questo servizio»

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(foto Cusa) Dopo l’incendio I resti del canile di Lipomo nei pressi di Como. Morti quattro animali, altri venti sono stati salvati. Sul rogo indagano i carabinier­i

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