Corriere della Sera (Milano)

Notturni al Castello Esordio con Vivaldi

Da stasera sei appuntamen­ti con la Milano Chamber Orchestra Si parte con Vivaldi per finire con le musiche di «Harry Potter»

- di Enrico Parola

Non è facile proporre sei concerti ognuno dei quali abiti un mondo musicale totalmente diverso dagli altri, ma è la sfida che Lorenzo Passerini ha cercato di vincere per connotare i «Notturni in Castello» della Milano Chamber Orchestra: «Il nostro obiettivo è quello di portare un approccio giovane alla musica, aperto a ogni tipo di contaminaz­ione, nel tentativo di abbattere le barriere tra palcosceni­co e platea e di interpreta­re i giganti della musica con un tocco di contempora­neità», afferma Passerini, forte dei sold out fatti registrare lo scorso anno ad ogni appuntamen­to. Quest’anno le prime quattro serate «vogliono essere una celebrazio­ne della grande tradizione italiana, cui seguiranno gli omaggi alle colonne sonore hollywoodi­ane e a Piazzolla», prosegue Passerini.

Il primo dei sei diversissi­mi mondi musicali accostati tra stasera e il 23 è il barocco veneziano, omaggiato nel suo brano più iconico, «primo esempio di musica descrittiv­a e capolavoro assoluto del Barocco, le Quattro Stagioni di Vivaldi»; solista e maestro concertato­re sarà Glauco Bertagnin, primo violino dei Solisti Veneti applaudito nei più prestigios­i teatri e festival internazio­nali. Con volo pindarico domani ci si ritroverà nel pieno del melodramma ottocentes­co: «Sarà un condensato di bellezza e italianità, un viaggio tra le drammatich­e e struggenti eroine pucciniane, i tormentati personaggi di Mascagni, gli eroi terribilme­nte umani di Verdi, un gala spettacola­re tra le arie più popolari di Bohème, Cavalleria Rusticana, Aida, Rigoletto, Turandot e Traviata», illustra Passerini, che sarà sul podio per accompagna­re il soprano Katerina Kotsou, il tenore Oreste Cosimo e il baritono Gabriele Nani.

Venerdì prossimo toccherà ai compositor­i che in qualche modo possono essere considerat­i gli eredi di Verdi e Puccini: gli autori delle colonne sonore che hanno vestito di melodie memorabili i drammi consumati non su un palco ma sui set cinematogr­afici. Passerini omaggerà «Ennio Morricone, premio Oscar alla carriera per i suoi magnifici e multiformi contributi alla musica da film, inesauribi­le creatore di “emozioni sonore”, dai western di Sergio Leone ai grandi registi americani; Nino Rota, premio Oscar per Il Padrino, le cui melodie eleganti si sono legate indissolub­ilmente alle scene di Federico Fellini; e Nicola Piovani, erede di Rota nel cinema e nel cuore di Fellini, dallo stile sobrio ed efficace, anche lui premio Oscar per La vita è bella di Benigni».

Il 18 la musica, tutta barocca, farà da colonna sonora ai quadri di Caravaggio: «Ricreeremo 19 tele rendendole vive: gli attori di Teatri 35, recuperand­o una tecnica di grande impatto emotivo nata nel Settecento e sviluppata­si soprattutt­o nel secolo successivo, allestiran­no le scene fissate dalle pennellate di Caravaggio». Gli ultimi due capitoli arriverann­o dal Nuovo Mondo: da Hollywood il 22, con le musiche di «Harry Potter», «Il signore degli anelli» e «Trono di spade», il 23 dall’Argentina con il Tango di Piazzolla.

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Il Barocco è servito Glauco Bertagnin sarà solista e maestro concertato­re nelle Quattro Stagioni di Vivaldi

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