La svolta degli Zen Circus Dal politico al privato
Sfrontati e iconoclasti, a volte politicamente scorretti, spesso fuori dagli schemi e dalle mode, quasi sempre sopra le righe con ironia e attitudine punk. Gli Zen Circus, pisani, attivi dal ‘94, con nove album e collaborazioni con Brian Ritchie dei Violent Femmes (più una Targa Tenco nel 2013 al cantante e autore dei testi, Andrea Appino, per l’album solista «Il Testamento»), stasera sono di scena alla festa di Radio Onda d’Urto, a Brescia (via Serenissima, ore 20, e 10) nella penultima data della rassegna live lombarda. Sarà l’occasione per ascoltare il loro nuovo album «Il fuoco in una stanza», disco per la cui lavorazione ha visto la band toscana impegnata per oltre un anno, e pubblicato il 2 marzo, dopo il successo di «La Terza Guerra Mondiale», uscito nel 2016. Si tratta di una sorta di concept sui rapporti familiari che segna il definitivo passaggio dal combat folkpunk degli inizi a un rock multiforme e orecchiabile. Una mutazione che riguarda anche i temi trattati: basta politica e appelli ecologisti, ma più sentimenti e relazioni personali. «“Il fuoco in una stanza”», hanno spiegato, «affronta e sviscera i rapporti affettivi che segnano la nostra vita e determinano la nostra identità. Si tratta di un disco musicalmente e narrativamente eterogeneo, dedicato alla ricerca di un senso molto più profondo dell’esistenza». In apertura, il cantautore bresciano Paletti, con il suo ultimo album «Super».