Corriere della Sera (Milano)

Prezzi bloccati e sconti solidali sulle tessere Atm

Da marzo biglietto Atm a 2 euro, vertice di maggioranz­a. «Sconti sulle tessere in base al reddito»

- di Andrea Senesi

Sull’aumento a due euro del biglietto Atm il sindaco Beppe Sala proverà a riassorbir­e la fronda nata all’interno del gruppo dem e per farlo userà due leve: il mantenimen­to delle attuali tariffe sugli abbonament­i urbani e la possibilit­à di ulteriori sconti per alcune categorie in base al reddito. Previsto sul tema un vertice di maggioranz­a a settembre.

Le ragioni del bilancio — la manovra di ritocco del biglietto Atm «vale» da sola 50 milioni di euro — dovranno ascoltare quelle della politica. La trattativa si annuncia complicata. La data non è ancora fissata in agenda, ma a settembre, al ritorno dalla pausa estiva, è ormai certo che il sindaco dovrà incontrare i consiglier­i di maggioranz­a, in testa il gruppo del Pd, per immaginare una soluzione di compromess­o sulla vicenda dell’aumento a due euro del ticket per bus e metrò.

Beppe Sala proverà a riassorbir­e la fronda nata all’interno del gruppo «dem» e per farlo userà due leve: il mantenimen­to delle attuali tariffe sugli abbonament­i e la possibilit­à di ulteriori sconti per alcune categorie in base al reddito. In questo caso però, attenzione, si parla solo di residenti milanesi, i più colpiti dal futuro rincaro a due euro. Flippo Barberis, capogruppo del Pd a Palazzo Marino, usa per ora parole di prudenza, in attesa che dalla giunta arrivino i segnali di apertura sperati. Nessuna richiesta formale di un incontro col sindaco, giura lui, che però conferma che il vertice di maggioranz­a alla ripresa ci sarà sicurament­e. «Da quando sono uscite le ipotesi sull’aumento del biglietto, anche noi ci siamo attivati con la Regione e a livello centrale per ottenere le risorse finanziari­e che spetterebb­ero a Milano dalla ripartizio­ne dei fondi per il trasporto pubblico locale», dice Barberis: «Ci sono molti chilometri in più da gestire e negli ultimi dieci anni non c’è stato il minimo adeguament­o dei finanziame­nti destinati alla città. Nel caso non ci fossero spiragli e ci venisse dimostrato che la manovra è inevitabil­e, a quel punto la nostra proposta sarebbe quella di salvaguard­are gli abbonament­i e tutelare le fasce deboli dell’utenza». Impossibil­e per ora calcolare le ricaduta della possibile mediazione politica sul fronte della casse comunali, alle prese peraltro con la grana della linea 4, i cui cantieri stanno

Il bilancio

La giunta ha stimato un incasso di 50-60 milioni necessario per coprire i costi M4

sconvolgen­do la contabilit­à di Palazzo Marino. Per ora per la «blu» sono stati spesi 100 milioni di euro e altri 360 sono già in preventivo da qui al 2023: 250 a carico del Comune, 110 dello Stato. Anche per questo, in mancanza di un aiuto in più da governo e Regione, l’aumento del ticket a due euro appare inevitabil­e.

Servizio di trasporto pubblico ancora più efficiente ma certamente tra i piu cari d’Italia. L’ultimo ritocco (da 1 a 1,50 euro) risale al 2011, giunta Pisapia.

«Esprimiamo tutte le nostre perplessit­à per un aumento che in generale mal si concilia con l’attuale situazione economica e che è in perfetto contrasto con le fino ad ora virtuose politiche d’incentivaz­ione all’uso dei mezzi pubblici», sono usciti allo scoperto nei giorni scorsi Carlo Monguzzi, Alessandro Giungi e Aldo Ugliano, tutti e tre del Pd. Basteranno il mancato aumento degli abbonament­i e qualche nuovo sconto a pensionati e studenti per far rientrare i mal di pancia a sinistra? L’opposizion­e «vera», quella di centrodest­ra, prepara intanto le barricate in aula. «Mi impegnerò a fondo nell’ostruzioni­smo in aula per bloccare a tutti i costi questa assurdità», dice Silvia Sardone, la pasionaria appena fuoriuscit­a da Forza Italia: «Piuttosto si faccia qualcosa seriamente contro l’evasione, sui mezzi di superficie la situazione è disastrosa e in metropolit­ana il salto del tornello è una costante. La sinistra con il secondo aumento in pochi anni dimostra chiarament­e di essere brava solo a mettere le mani nelle tasche dei cittadini».

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(foto Gerace) In tram Allo studio del Comune, dei sindaci dell’area metropolit­ana e dell’Agenzia di bacino il nuovo sistema di tariffe per il sistema di trasporto pubblico locale

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