Mensa vietata E gli infermieri scioperano
Lodi
Niente più pausa mensa per gli infermieri che fanno i turni negli ospedali lodigiani. I turnisti durante le sei ore di servizio non avranno diritto alla mezz’ora di riposo, né potranno spostarsi dal reparto. E per mangiare, dovranno provvedere prima o dopo il turno. Il provvedimento della direzione amministrativa dell’Asst Lodi, che recepisce una disposizione contenuta nel nuovo contratto nazionale della sanità firmato a maggio, ha provocato un terremoto con i sindacati, la maggior parte dei quali è entrata in stato di agitazione, mentre una sigla (Fsi-Usae) ha addirittura già fissato 24 ore di sciopero per il 14 settembre. Il caso è scoppiato a inizio agosto quando in una lettera alle organizzazioni sindacali l’Asst Lodi ha stabilito che «in adempimento a quanto previsto dal nuovo contratto nazionale a decorrere dall’1 settembre il personale turnista svolgerà il proprio orario di lavoro in modo continuato, senza alcuna interruzione per la fruizione della pausa e senza la possibilità di accedere al servizio mensa aziendale». La norma coinvolge oltre 800 persone fra infermieri, Oss e tecnici dei quattro plessi ospedalieri lodigiani e sui tre turni quotidiani 6-14, 14-22 e 22-6. I sindacati, ovviamente, non ci stanno: «L’applicazione del contratto a Lodi è stata troppo rigida», contesta Rosy Messina, segretaria di Uil Fpl. L’Asst lodigiana ribatte che la norma è stata applicata solo dopo aver ricevuto parere favorevole dall’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni). Lo sciopero indetto da FsiUsae ha arroventato la situazione che si è alleggerita solo ieri con una comunicazione del direttore generale dell’Asst Giuseppe Rossi il quale ha rimandato all’1 ottobre l’entrata in vigore della norma in attesa di trovare una soluzione condivisa. Ma lo sciopero si farà ugualmente.