Corriere della Sera (Milano)

Furti e false prescrizio­ni: racket dei farmaci oppioidi

Giro illegale di prodotti per la terapia del dolore. Ricettari rubati e arresti: allerta dei carabinier­i

- di Gianni Santucci

Un uomo è stato fermato sabato mentre acquistava medicinali in farmacia con ricetta falsa: oppioidi sintetici, sostanze «parenti» di morfina ed eroina. E il 20 luglio nella stessa farmacia altre due persone, poi denunciate, si erano presentate con prescrizio­ni false, da un ricettario rubato. I carabinier­i già un anno fa, dopo aver arrestato due iracheni che vendevano questi farmaci fuori dalle scuole, avevano allertato i farmacisti.

Nella tarda mattinata di sabato, un uomo, 66 anni, egiziano, ben vestito, entra in una farmacia di Cerro al Lambro. «Buongiorno, dovrei ritirare le medicine che ho ordinato ieri». «Un attimo», risponde la farmacista. Qualche secondo dopo, due carabinier­i si avvicinano al cliente: «Ci fa vedere la ricetta?». La prescrizio­ne è falsa. Ma in questa storia l’aspetto decisivo sta nelle medicine che l’uomo stava cercando di acquistare: quattro scatole di «Contramal» e due di «OxyContin». Farmaci per la terapia del dolore, ma soprattutt­o oppioidi sintetici, sostanze «parenti» (e molto più potenti) della morfina e dell’eroina. Medicinali che creano una fortissima dipendenza e che alcuni gruppi criminali nordafrica­ni stanno iniziando a proporre e diffondere da qualche anno tra i ragazzi. Il canale per permettere il passaggio tra circuito legale e mercato nero, spesso, sono le ricette contraffat­te.

Il precedente

L’uomo fermato a Cerro al Lambro era anche ricercato per evasione dai domiciliar­i, e per questo è stato arrestato. Era entrato in farmacia venerdì mattina, la farmacista s’era resa conto che in quella ricetta qualcosa non tornava, così ha detto che i farmaci andavano ordinati e ha chiamato i carabinier­i di Melegnano, che il giorno dopo sono andati ad aspettare il ritiro (il «cliente» è stato denunciato per ricettazio­ne e truffa).

In caserma i militari hanno iniziato a fare accertamen­ti sulla ricetta e hanno scoperto un paio di collegamen­ti che raccontano come funziona il mercato illegale degli oppioidi (antidolori­fici che negli Stati Uniti hanno generato una dipendenza diffusa, oggi alla base della più devastante epidemia di eroina nella storia delle droghe).

Il 20 luglio, nella stessa farmacia di Cerro al Lambro, s’erano presentate due persone (un italiano e un uruguayano, entrambi 41 anni) che sempre con ricette false avevano provato ad acquistare alcune confezioni di «Depalgos», un altro farmaco che contiene ossicodone (in questo caso, abbinato con il paracetamo­lo). Anche quei due uomini sono stati denunciati dai carabinier­i.

E tutte le ricette, quelle del 20 luglio e quelle sequestrat­e sabato mattina, provenivan­o da un ricettario rubato a un medico dell’ospedale «Gaetano Pini» nel dicembre 2017. Le indagini

Poco più di un anno fa, i carabinier­i di San Donato arrestaron­o due iracheni, 25 e 37 anni, che vendevano pasticche di ossicodone fuori dalle scuole di Segrate e Peschiera (nella loro casa venne trovata una scorta di 2.014 pastiglie). Fu in quel momento che i militari, attraverso le stazioni, cercarono di allertare i farmacisti a fare attenzione alle ricette «sospette» per l’acquisto di oppioidi sintetici. È probabile che i gruppi criminali più strutturat­i abbiano alcune reti all’estero per acquistare grosse partite di farmaci illegali. Ma un canale sicurament­e aperto per reperire medicine da spacciare è quello dei ricettari rubati.

Nei mesi scorsi una farmacia di Treviglio (Bergamo) ha segnalato un gruppo di ricette rubate a un medico del «Sacco» e poi contraffat­te: venivano usate per prendere «OxyContin» e «Tramadol». Anche intorno alla farmacia «Caiazzo», più volte sotto inchiesta per legami con la ‘ndrangheta, si muovevano alcuni nordafrica­ni collegati allo spaccio di oppioidi sintetici.

Attraverso i canali di Federfarma Lombardia vengono sempre segnalati i furti di blocchetti per le ricette: gli ultimi sono stati denunciati da un medico dell’«Istituto Auxologico» (il 25 luglio) e da un profession­ista dell’ospedale di Varese (il 31 luglio).

I padroni del racket Gruppi di nordafrica­ni diffondono tra i giovani sostanze che creano fortissima dipendenza

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