Corriere della Sera (Milano)

Con la carne, il pesce, fritto Il panino diventa gourmet

Si moltiplica­no in città le insegne dedicate al cibo di strada italiano Da Porcobrado alla Bomba di Niko Romito. Mentre Pescaria fa il bis

- di Laura Vincenti a pagina 17

Con la carne, il pesce e anche fritto: il panino diventa gourmet, così anche uno dei più classici cibi di strada italiani si trasforma in un’esperienza gustosa.

Con la carne

All’Isola, in via Dal Verme, al posto di una cartoleria a luglio è nato Porcobrado, un piccolo locale, con una ventina di posti a sedere in due sharing table, dove provare il panino con la carne dei maiali di Cinta Senese che crescono allo stato brado sulle colline della Toscana. Precisamen­te nell’azienda agricola Borgonovo di Cortona di Angelo Polezzi che con il suo foodtruck Porcobrado ha vinto il premio «Best Sandwich» al «The European street food awards 2017» di Berlino. Dopo averlo assaggiato, Laura Stano e Pasquale Nastri se ne sono innamorati e hanno deciso di aprire la prima insegna milanese di Porcobrado in partnershi­p con Polezzi, come raccontano: «È un panino gourmet, anche se noi usiamo solo prodotti che arrivano direttamen­te dalla fattoria, dalla spalla di maiale al pane. Tutto gira intorno al grano verna di cui si nutre il maiale, lo stesso che poi è usato anche per fare la michetta, che non è quella milanese ma quella toscana, quindi con la mollica per trattenere i succhi della carne; anche la birra è prodotta con lo stesso grano». Il panino è disponibil­e in versione classica, a 9 euro, ma anche mini, 6 euro, e sia al naturale sia con le salse. E per chi non mangia la carne, in menù c’è in alternativ­a il «panino vegan» (9 euro) con «carne di grano brado», ci spiegano i titolari «Praticamen­te è fatto con il muscolo di grano verna: abbiamo cercato di fare in modo che il gusto sia il più possibile simile a quello della carne».

Con il pesce

Nata a Polignano a mare, in Puglia, due anni fa Pescaria è sbarcata anche qui a Milano con un ristorante in zona corso Como, che si fa notare già dalla strada anche perché c’è sempre la coda all’ingresso. Quest’estate ha acceso una nuova insegna in via Solari, più grande e anche con più posti a sedere, circa una trentina, ma le specialità della casa sono sempre le stesse: in primis i «panini di mare» (10/12 euro) per cui Pescaria è diventata popolariss­ima. Il più gettonato è quello con il polpo fritto, ma in menù anche con la tartare di salmone, di tonno, con i gamberoni, con l’hamburger di pesce spada, con la seppia fritta e anche vegetarian­o (8 euro). In Piazza XXV Aprile, Niko Romito, chef tre stelle Michelin, ha lanciato la sua Bomba, una specialità dolciaria che risale alla pasticceri­a di famiglia aperta a Rivisondol­i da papà Antonio alla fine degli anni 70: in pratica una sfera di pasta lievitata e fritta, ma leggera. Nel corso degli anni lo chef l’ha rivisitata e proposta non solo in versione dolce ma anche in quella salata: per esempio, con lo spezzatino, il maiale, il pollo (prezzi 7 euro), oppure con mozzarella e pomodoro. E poi c’è la classica con la crema pasticcera (2.50 euro), ma anche con il gelato.

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(foto Geraci/LaPresse) All’Isola Pasquale Nastri, Laura Stano e lo chef di Porcobrado, paninoteca in via Jacopo Dal Verme

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