Visite a Casa Verdi
RISCOPRIRE ANZIANI E PASSIONI
Da martedì riprenderanno le visite guidate a Casa Verdi curate dal Touring Club Italiano. Casa Verdi, pensata a fine Ottocento dal compositore, è una Casa di riposo tematica e credo sia un modello di ciò che devono diventare in futuro le residenze per anziani: non cronicari ma luoghi dove si continua a vivere le passioni di prima.
Certo, pensare a un ricovero per giornalisti dove tutti si mettono a battere sulla tastiera per il giornalino dell’istituto fa un po’ sorridere; però nella grande sala gotica di Casa Verdi, costruita da Camillo Boito fratello architetto del librettista Arrigo, ho sempre visto anziani sereni, anche al pianoforte a cantare motivetti. Se fosse davvero reintrodotto il servizio civile credo che tanti Millenial, anziché gironzolare a vuoto sul telefonino, potrebbero essere dirottati al servizio della comunità in case come questa per trasferire il sapere che stanno imparando: letteratura, conti economici, pratiche ingegneristiche o artistiche.
Casa Verdi è stata set per riprese cinematografiche (Il bacio di Tosca, 1984, regia di Daniel Schmid) ed è diventata scenografia del Falstaff messo in scena da Damiano Michieletto, un successo internazionale visto anche alla Scala. L’immagine di Verdi dipinta da Boldini qui custodita è diventata un’icona mondiale. Il maestro è lì, sepolto nella cripta, accanto alla consorte Giuseppina Strepponi. Davanti all’ingresso, la grande statua realizzata da Enrico Butti nel 1913. Un modello di casa di vita non di fine vita.